La Calabria, sebbene non disponga attualmente di una squadra che giochi in Serie A, è una delle regioni italiane nelle quali abbonda il talento calcistico. Parliamo, del resto, di uno dei terreni più fertili di talento di tutto lo stivale: se guardiamo agli ultimi grandi campioni dati da questa regione alla nazionale italiana, infatti, il primo riferimento è senza dubbio Ivan Gennaro Gattuso, nato a Corigliano Calabro e diventato uno dei mediani più forti del mondo nei primi anni 2000. Dopo essersi affermato al Milan, dove ha vinto praticamente tutto, Gattuso ha anche vinto un mondiale da protagonista in una squadra dove c’erano anche altri due calabresi, Vincenzo Iaquinta e Simone Perrotta, centrocampista al quale in Inghilterra hanno dedicato una statua.
L’Italia che conquistò il mondiale in Germania aveva dunque in rosa ben tre calabresi, tutti protagonisti nelle rispettive squadre di club. Se Gattuso era uno dei leader dello spogliatoio, Perrotta rappresentava il giocatore più dinamico del centrocampo e anche un ottimo aiuto per l’attacco con i suoi inserimenti. Iaquinta, invece, era l’attaccante di scorta rapido e potente che poteva servire nei minuti finali, come dimostrato nel primo match contro il Ghana, dove andò a segno proprio allo scadere. Oggi, invece, il grande rappresentante della Calabria in nazionale è Domenico Berardi. L’attaccante esterno del Sassuolo ha preso il posto da ala destra, sottraendolo a Federico Chiesa, e sta dando prova della sua grande qualità in questo ruolo. La scelta di puntare su di lui da parte del commissario tecnico Roberto Mancini è stata azzeccata e adesso l’Italia può puntare davvero a candidarsi alla vittoria del torneo continentale, nonostante secondo le principali scommesse sportive online in questo momento il suo status sia ancora quello di outsider, vista la solidità di squadre come la Francia e il Belgio. Dotato di un mancino di grandissima qualità e di uno spiccato senso del gioco, il nativo di Cariati si è imposto prima nel Sassuolo e poi ha trovato il modo di inserirsi in nazionale diventando titolare in un importante tridente completato da Ciro Immobile e Lorenzo Insigne. Il suo assist a Manuel Locatelli nel primo goal del match contro la Svizzera ha dato prova della sua grande efficacia anche come rifinitore. Tutta la Calabria adesso ha una ragione in più per appoggiare l’Italia di Mancini in questo europeo a lungo atteso da tutto il Paese.
Un altro calciatore calabrese che ha ben figurato in nazionale è il cosentino Stefano Fiore. L’ex centrocampista di Parma e Lazio, dal canto suo, realizzò un ottimo Euro 2000 arrivando secondo con la nazionale tricolore dopo una bella cavalcata terminata però con la cocente delusione in finale contro la Francia. Fiore, che ha ben figurato soprattutto alla Lazio e al Valencia, ha partecipato con la nazionale azzurra anche all’Euro 2004, nel quale l’Italia non è riuscita a passare ai quarti di finale, e ha collezionato in totale con la maglia azzurra 38 presenze condite da due reti.