Commento
Una vittoria all’ultimo assalto premia, forse un po’ al di là dei propri meriti, una Garibaldina che se non altro ha dimostrato di crederci sempre. I tre punti sono importantissimi per il morale dei ragazzi, ma soprattutto per tenersi a debita distanza dalla zona pericolosa della classifica.
La partita è stata sostanzialmente equilibrata e la squadra di casa ha palesato ancora una volta i propri limiti in fase di costruzione del gioco. Mister Cipparrone ha deciso di affrontare gli avversari con un centrocampo inedito, schierando due soli calciatori di ruolo, e così la squadra è stata ancora più portata a evitare la costruzione dal basso e a scavalcare il centrocampo con i soliti lanci lunghi.
Nel primo tempo, l’equilibrio è stato rotto da una bella azione in solitaria di Cardamone che, conquistato la sfera sulla trequarti, si è involato sulla sua fascia di competenza e ha messo al centro un pallone che è stato deviato in area con un braccio da un difensore avversario. Rigore trasformato impeccabilmente da Lepore. Ma l’Atletico Maida non si è scomposto e ha continuato a fare il suo gioco, cercando sempre le imbucate delle sue due punte molto rapide, che hanno messo in difficoltà la difesa Garibaldina. In una di queste occasioni, è arrivato il rigore per un atterramento, per la verità un po’ ingenuo, all’ingresso dell’area di rigore. Trasformato anche questo penalty, si è andati al riposo sull’1-1.
Nel secondo tempo non è cambiato lo spartito. Le due squadre si sono affrontate con determinazione, ma non hanno creato particolari occasioni da gol. Anche in questo caso, a rompere l’equilibrio c’è voluto un episodio: un fallo quasi da ultimo uomo che è costato la seconda ammonizione a un difensore del Maida e la sua conseguente espulsione. In 11 contro 10, anche se a pochi minuti dalla fine, la Garibaldina ha preso coraggio e ha cominciato ad attaccare in forze. Avanzando il proprio baricentro, il terzino Bonacci si è trovato a fare spesso l’ala. Ed è stato proprio lui a crossare il pallone che Fazio ha spinto in rete di testa in bella elevazione. Un gol di splendida fattura che tutto sommato legittima la vittoria della squadra del presidente Eugenio Mercuri.
Cronaca
Primo tempo:
11° – Cardamone recupera palla sulla trequarti, si invola sulla sinistra e mette al centro un pallone che si infrange su un braccio largo di un avversario: è calcio di rigore.
12° – GOL GARIBALDINA. Lepore trasforma il calcio di rigore con un tiro preciso a mezza altezza.
16° – Un traversone dalla trequarti del Maida prende una parabola insidiosa che costringe De Sio in arretramento ad alzare in angolo.
20° – Bella azione di Fazio che mette un pallone perfetto per la testa di Ianni B., ma il portiere avversario in uscita di pugno riesce ad anticiparlo.
31° – Uno dei due attaccanti del Maida riesce a controllare un pallone e, appena entrato in area, viene messo giù da Ventura: per l’arbitro è rigore.
32° – GOL ATLETICO MAIDA. Il rigore viene trasformato dal Maida che pareggia così i conti.
36° – Gran bello scambio tutto in velocità tra Fazio e Cardamone, con quest’ultimo che conclude con un pericoloso tiro-cross ribattuto in angolo dalla difesa avversaria.
38° – Bella azione di Fazio che entra in area in velocità, ma tiene troppo palla e viene fermato dalla difesa avversaria.
Secondo tempo:
3° – Fazio libera il tiro dal limite dell’area, ma il portiere del Maida controlla in tutta sicurezza.
8° – Tiro dalla lunga distanza del Maida, con De Sio che si distende e para a terra senza particolari problemi.
15° – Occasione per Fazio che si porta a spasso tutta la difesa avversaria, ma poi commette fallo prima di calciare a rete.
32° – Su calcio di punizione battuto da Lepore, Grandinetti colpisce di testa ma il portiere del Maida blocca in sicurezza.
40° – Ripartenza della Garibaldina con Ianni B. che si invola verso la porta avversaria. Il difensore, già ammonito, lo trattiene in modo evidente e viene espulso.
45°+2 – GOL GARIBALDINA. Bella azione manovrata che libera al cross Bonacci. La palla è perfetta per Fazio che prende il tempo agli avversari e, con una bella elevazione nell’area piccola, di testa gonfia la rete.
- De Sio Tommaso: 6,5. Poco impegnato, si fa trovare pronto nelle poche occasioni in cui è chiamato in causa.
- Bonacci Mattia: 7,5. La sua è una partita di sostanza. Ha il merito di spingere fino alla fine e di mettere in area il pallone della vittoria.
- Ianni Vittorio: 7,5. Sicuro su ogni pallone, anche su quelli più pericolosi, gestisce la fase difensiva con autorità da veterano.
- Pascuzzi Mario Michele: 6,5. In un ruolo per lui inedito, fornisce una buona copertura, mancando qualche volta di precisione.
- Grandinetti Fabio: 6,5. Spesso in difficoltà per la velocità dei due attaccanti avversari, se la cava con l’esperienza.
- Venura Giuseppe: 6. Un po’ ingenuo in occasione del fallo da rigore, soffre anche lui la velocità delle punte avversarie.
- 7. Cardamone Jacopo: 7. Comincia molto bene rendendosi pericoloso in più di un’occasione e procurando il rigore del primo vantaggio. Subisce molti falli e cala alla distanza.
→ 15. Lanzo Pierfrancesco (dal 22° del secondo tempo): 6,5. Entra come centrocampista di ruolo in una squadra un po’ in affanno e contribuisce a dare equilibrio.
- Garofalo Antonio: 6. Ci mette impegno e determinazione, ma sono un po’ troppi i suoi passaggi fuori misura.
→ 20. Scalise Emmanuele (dal 10° del secondo tempo): 6,5. Entra per dare vivacità all’attacco e svolge bene il suo ruolo, pur non rendendosi mai particolarmente pericoloso.
- Ianni Bruno 6. Appare un po’ troppo statico. Fa poco movimento senza palla ed è difficile servirlo negli spazi. Non tira mai in porta, ma ha il merito subire il fallo che lascia gli avversari in dieci uomini.
→ 19. Gigliotti (dal 48° del secondo tempo): s.v. Entra in campo a tempo regolamentare scaduto.
- Lepore Antonio: 7,5. Gioca da play-maker. Conquista palloni e li distribuisce con la solita sapienza tattica. È freddo nel tirare il calcio di rigore.
- Fazio Marco: 8. Vivace e incisivo, sfoggia un’ottima tecnica individuale. In alcune occasioni tiene un po’ troppo palla, ma si riscatta con un gran gol di testa nel finale.
Mister Cipparrone Sandro: 6,5. Sul piano del gioco, la squadra non ha mostrato particolari progressi, ma sul piano della determinazione sì. Ci si affida sempre ai lanci lunghi, anche del portiere De Sio, e non si prova mai a costruire dal basso, anche quando ce ne sarebbe l’opportunità, con la squadra avversaria che rinuncia al pressing e si rintana nella propria metà campo. C’è da dire poi che i palloni lunghi sono quasi sempre preda degli avversari e sulle seconde palle la squadra si dimostra poco reattiva e ne conquista davvero poche. Al contrario, nelle rare volte in cui si sono viste delle azioni manovrate, la squadra ha dimostrato di saper essere pericolosa. Per il mister c’è ancora da lavorare.
Raffaele Cardamone