Soveria Mannelli – Il programmato incontro che si è svolto presso la sede del GAL dei Due Mari (Gruppo Azione Locale) per discutere sul tema Contratto di Fiume riguardante la manifestazione di interesse per la condivisione di un documento di intenti fra i 42 comuni e soggetti pubblico-privati dell’area, è stato proficuo e partecipato.
Alla riunione aperta dai saluti e con la comunicazione dell’informativa del presidente Francesco Esposito, ha partecipato Domenico Gallelli, responsabile amministrativo dell’assessorato regionale Pianificazione Territoriale ed Urbanistica e numerosi rappresentanti dei Comuni e associazioni del territorio. Sono intervenuti anche Lucia Nicoletti e Pierluigi Aceti, rispettivamente presidente e direttore del GAL Savuto (Cosenza) e rappresentanti di Calabria Verde. Per sopraggiunti impegni istituzionali non sono intervenuti Giovanni Soda della Regione Calabria e Franco Rossi, assessore regionale alla Pianificazione Territoriale ed Urbanistica.
Dall’incontro preparatorio sono emersi varie e interessanti proposte, tutte indirizzate alla concretezza e alla buona riuscita della proposta finale, che sarà elaborata in sintonia fra tutti i rappresentanti del territorio, comprese le associazioni agricole. Dal lavoro svolto fin oggi dal GAL dei Due Mari, emerge che la il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione, l’altro giorno ha approvato la proposta progettuale generale, presentata dal GAL. Una proposta che tiene conto delle esigenze dei comuni e punta al miglioramento delle politiche di sviluppo locale, coerente con le indicazioni dell’Accordo di Partenariato il cui obiettivo è di migliorare il design e l’implementazione delle politiche a favore di specifiche aree, promuovere una maggiore qualità della progettazione locale e semplificazione degli strumenti e delle procedure. Dai numerosi interventi, è emersa la necessità di interventi sulla qualità ambientale e paesaggistica, agricola e sociale, secondo una strategia urbanistica organica che tenga conto di tutte le aree interessate. E’ stato sottolineato che i Contratti di Fiume, sono strumenti che possono contribuire a sperimentare un nuovo sistema di governance per uno sviluppo sostenibile, che passa inevitabilmente attraverso un approccio integrato tra politiche di sviluppo e di tutela ambientale. Nel concreto, il Contratto di Fiume, è stato spiegato, produce interventi strutturali e culturali nel senso che la comunità diventa partecipe rispetto all’uso del territorio e delle acque.
I Contratti di Fiume, dunque, possono portare un contribuito alla pianificazione di distretto adeguata alle esigenze del territorio. Noto il movimentismo di singoli comuni del GAL, è opinione comune che può essere questa occasione di grande volontà nel portare avanti il progetto del Contratto di Fiume. Uno strumento utile per dimostrare alla Regione e fuori, che certi obiettivi si possono raggiungere lavorando in sinergia e senza campanilismi. Infine è stato sottolineato, che il Contratto di Fiume, è importante perché serve anche ad adottare la pianificazione regionale evitando lungaggini estenuanti sia per i comuni che per la comunità ed è auspicabile che i cittadini conoscano ed apprezzino l’utilità di questo strumento.