Il progetto di inclusione sociale “Bella Piazza” non sottovaluta le ricadute positive della pratica sportiva nello sviluppo psico-fisico dei preadolescenti della Presila catanzarese.
Sono ventiquattro i giovani calciatori under 17 di Andali, Cerva e Petronà che, grazie a Fondazione per il Sud, stanno facendo calcio nei campionati giovanili e lo fanno in modo continuativo, organizzato, gratuito e nel rispetto delle regole. Un esempio? Tutti i ragazzi della Winner boys delle tre comunità presilane hanno una divisa con tanto di logo e scritta “Fondazione con il Sud”, tutti i giovani atleti effettuano le visite mediche prima di giocare a pallone. Di più: spesso li si vede in giro in altri paesi grazie a due utilissimi pulmini della stessa Fondazione per il Sud. Aspetto poco marginale: i ragazzi non pagano nulla per disputare i campionati, ecco la gratuità come mezzo per superare gli ostacoli anche di ordine economico.
Nulla quindi è lasciato al caso. Lo sport diventa così igiene fisica perché i ragazzi si allenano spesso durante la settimana per preparare le partite, ma anche sport come occasione e strumento di esperienze di gruppo, di vita sociale perché i preadolescenti si incontrano spesso e non in remoto.
Se così è, il merito è da ascrivere alla sinergia tra i Winner boys presila e Fondazione per il sud, connubio pensato per fare prevenzione e socializzazione tramite una palla che rotola, tramite lo sport come viatico di esempi positivi come antidoto alla devianza sociale in contesti dove non mancano i disvalori.
Enzo Bubbo