Siamo orgogliosi come sito www.ilReventino.it – lo ricordiamo ancora una volta a tutti i lettori abituali e occasionali che il primario intento per cui siamo online è quello di proporre un’informazione propositiva – di dare rilievo alla bellezza della Calabria ed in particolare alla magica atmosfera della Sila, attraverso l’intervista ad uno dei volti noti del piccolo schermo, autore, conduttore poliedrico, elegante e preparato, parliamo di Federico Quaranta.

Il suo talento fa irruzione, metaforicamente parlando, nelle case di milioni di telespettatori con il programma “Linea Verde” su RaiUno.
Federico ama raccontare la verità e la bellezza del nostro Bel Paese. Con estrema raffinatezza accende i riflettori su territori troppe volte dimenticati.
Con un pizzico di fortuna, che non gusta mai, abbiamo incontrato il noto conduttore in giro per il centro turistico di Camigliatello Silano, in provincia di Cosenza.Di seguito l’intervista che ho realizzato e già pubblicata sul settimanale Stop.
– Che bellissima sorpresa trovarla a Camigliatello Silano in Calabria.
<<In realtà non è una sorpresa, sono in questo luogo fantastico perché sto facendo un sopralluogo>>.
– Un volto noto del piccolo schermo, il suo è un modo di fare televisione “elegante” e ben fatto, cosa può dirmi?
<<Guarda, personalmente credo che tutto quello che una persona porta avanti, nella sua vita, deve farlo con un occhio puntato alla qualità. Le cose devono essere sempre ben fatte>>.
– Ricorda il suo primo Ciak?
<<Il primo primo? Sinceramente preferisco dimenticarlo (sorride ndr). Non avevo ancora capito niente (continua a sorridere). Scherzo, come tutte le prime cose bisogna utilizzarle per farne sempre tesoro. Se ascolti anche altri, se ti paragoni ai maestri, se ti metti in discussione non puoi che migliorare>>.
– Lei entra nelle case di milioni di telespettatori in punta di piedi, emozionante tutto questo?
<<Scusa, lei chi? (sorride ndr). Non c’è nessuna lei. Entrando nelle case degli italiani loro mi danno del tu e vorrei che lo facessi anche tu durante questa intervista>>.
–Va bene, allora cosa puoi dirmi sulle sensazioni che si provano?
<<Molti pensano che andare in televisione sia un onore, in realtà è un vero onere. Dei privilegi non puoi approfittare. Devi sempre tentare di porti su fondamenta solide, come quelle della verità. Sono contento di raccontare la verità. Ci sono dei territori bellissimi, troppo spesso dimenticati, che vanno presi e raccontati>>.
– E sul Parco Nazionale della Sila?
<<Ci sono valori reali, c’è soprattutto un impatto umano su quello che è un territorio che si trasforma. Quello della Sila è un luogo letteralmente bellissimo>>.
– La televisione come si lega con la natura?
<<Questa è veramente una bellissima domanda, grazie. La televisione è semplicemente un mezzo. Non c’è un metodo per descrivere. La televisione è una finestra che si apre. Si lega benissimo con la natura. È un’opera umana, il racconto ovviamente non è per tutti. Bisogna saper narrare, soprattutto emozionarti. Se ti emozioni arrivi al grande pubblico>>.
di Omar Falvo