Da qualche giorno i fedeli e tutti i cittadini di Soveria Mannelli sono venuti a conoscenza dell’avvenuta assegnazione del nuovo parroco alla città.
Si tratta di don Roberto Tomaino, che è nato a Soveria Mannelli e fino ad oggi viveva a Lamezia Terme per svolgere il suo ministero pastorale, come segretario vescovile, canonico onorario, maestro delle cerimonie, direttore dell’ufficio liturgico, direttore dell’ufficio comunicazioni sociali e vicedirettore del centro diocesano vocazioni.
Lo scorso 2 ottobre ha pubblicato nel suo blog il seguente messaggio con cui ha inteso salutare i fedeli, rivolgendosi in particolare ai giovani di Soveria, trovando spazio e parole anche per chi non crede, dando loro appuntamento alla messa del prossimo 13 ottobre, alle ore 18:00, presso la Chiesa di S. Giovanni, con la quale, alla presenza del Vescovo, inizierà il suo servizio a Soveria Mannelli.
Riportiamo il testo integrale sulle pagine de ilReventino.it per dare la possibilità ai nostri lettori di conoscere le parole, intense e importanti, con cui si presenta il nuovo parroco.
<< Buongiorno Soveria!
Sono don Roberto Tomaino e sono nato a Soveria Mannelli… In trentadue anni non so quante volte avrò scritto questa frase, riconoscendomi, grazie ai miei genitori, legato a questa città. Ora ritrovo la mia vita intrecciata a questa comunità, perché ne sto per diventare parroco. E scrivo a voi, fedeli delle parrocchie di S. Giovanni e di S. Michele, per rivolgere un saluto che seppur breve, credetelo, è già pieno di affetto e di stima.
Anche se era nell’aria da tempo, oggi è stato firmato il decreto di nomina e il prossimo 13 ottobre alle ore 18.00, nella Chiesa di S. Giovanni, il Vescovo presiederà la S. Messa durante la quale avrà inizio il mio servizio a Soveria Mannelli. Spero di cuore di poterci incontrare insieme per quel giorno!
Mi preparo a questo inizio, pensando alla mia vocazione. Si tratta di un nuovo inizio, in una strada che mi hanno insegnato a pensare come “strada di perfezione”, mentre mi rendo conto, giorno per giorno, che si tratta di una “strada di stupore”.
La vita è questo cammino dove il Signore non cessa di stupire e di sorprendere. Per questo “ciò che conta è non perdere neanche un atomo di stupore. È lo stupore che conta” diceva Peguy. Lo stupore di fronte alla vita che è sempre più grande, perché è dono di Dio.
Vorrei condividere questo stupore, in particolar modo, con i tanti giovani di Soveria, io che come voi sono giovane, anche se vengo mandato come “presbitero”, come anziano, per questa comunità che già accolgo nel mio piccolo cuore.
Vengo con tanto stupore di fronte alla bellezza di questa città e comunità, ma vengo anche col desiderio grande di farmi compagno e amico delle vostre gioie e dei vostri dolori, delle vostre vite e dei vostri passi; perché tutti insieme possiamo camminare. La mia bussola è la parola del Vangelo e le esigenze stampate in ogni persona. Aiutatemi a non perderle mai.
Cosa vengo a fare a Soveria? Non è facile la missione di un prete, se la si vuol far bene. In una cosa sola vorrei impegnarmi: essere per tutti un gancio del Signore per chi crede e per chi non crede. Come diceva M. Delbrel: “Tu crederai o non crederai, come vuoi. Ma io terrò Dio accanto a te”.
San Giovanni è un ottimo preparatore di strade e di cuori, per questo preparerà ciascuno di noi ad accoglierci con amore reciproco.
San Michele è un ottimo custode, sia lui a custodire la vita e i desideri di ciascuno di noi.
Pregate per me. Vi benedico per quanto posso e più di quanto posso! Non vi conosco, ma vi voglio già bene!
vostro
don Roberto Tomaino >>