Il telelavoro lo pratica da decenni da Motta Santa Lucia passando per la Apple di Steve Jobs, non ci credete ma è la pura verità. Per saperne e capirne di più, abbiamo incontrato chi quotidianamente lo fa nella realtà, anche per gli increduli che pensano che non sia possibile e forse anche per spronare i tanti giovani con doti e talento a credere nelle loro capacità e a non demordere per arrivare a ideare e avviare i propri progetti considerando che è pure possibile arrivare al successo senza spostarsi dalle nostre latitudini.
L’esperienza diretta è sempre quella che convince di più, per questo abbiamo chiesto e ci siamo fatti raccontare la sua esperienza, quella di Mauro Notorianni, che ci fa scoprire come per chi ha voglia di fare o di arrivare a realizzare le proprie ambizioni non ci sono preclusioni o limiti imposti da meri confini geografici regionali o nazionali. Del resto anche noi de ilReventino.it siamo localizzati in questo territorio, però ci leggono nel mondo, può capitare che qualcuno ci visualizza da vicino come da Milano, Roma, Catanzaro, Cosenza, ma anche da dove meno te lo aspetti come da New York, dalla California e poi anche da Asia, Africa, Oceania, non ci sono confini e limiti territoriali. In merito alla storia che raccontiamo abbiamo deciso di dividerla in due parti, questa è più conoscitiva mentre nella seconda abbiamo posto delle domande dirette per meglio conoscere alcuni aspetti particolari.
Mauro Notarianni abita a Motta Santa Lucia, piccolo centro in provincia di Catanzaro posto nell’area centrale della Calabria tra il Reventino ed il Savuto, si occupa da informatica dal 1981, ha collaborato e collabora con importanti riviste nazionali del settore (Macintosh Magazine, Applicando, Computer Programming, Visual Basic Journal e altre ancora), ha realizzato diversi progetti editoriali e multimediali, è titolare di un’azienda che si occupa di consulenza e assistenza, ha individuato vulnerabilità per le quali ha ottenuto riconoscimenti citati nei dizionari CVE (l’archivio delle falle di sicurezza gestito dalla MITRE Corporation e finanziati dalla National Cybersecurity FFRDC del National Cybersecurity FFRDC del Dipartimento della Sicurezza interna degli Stati Uniti) ed è beta-tester per importanti multinazionali del software. La sua vera passione è la divulgazione: da quasi venti anni collabora con Macitynet (www.macitynet.it), il più importante sito italiano dedicato prevalentemente alla gamma di prodotti Apple (meglio noti come iPhone e iPad tanto per intenderci). Per conto di Macitynet ha partecipato a fiere ed eventi in tutto il mondo e la sua attività principale è di scrivere quotidianamente di tecnologia a tutto tondo.
Se chiedete a Mauro qual è il suo lavoro risponde che è complicato spiegarlo: è un consulente capace di operare contemporaneamente tanto nel tangibile mondo dell’assistenza informatica come imprenditore indipendente, quanto nel cyberspazio per buona parte della settimana come consulente e come giornalista in cerca di scoop tecnologici.
Mauro conosce bene quello che oggi si chiama “smart working” o “lavoro agile” (come definito nell’ordinamento italiano), esempio tangibile e lampante di come sia possibile lavorare “online”, in altre parole svolgere attività lavorando al computer, “miracoli” della New Economy.
«Con i “capi” di Macitynt mi sono incontrato sì e no tre volte, spiega Notarianni, l’ultima volta da Cannavacciuolo a Novara per festeggiare i 20 anni di attività del sito, e in altre occasioni a Las Vegas e Berlino nel corso di fiere del settore. A collaborare attivamente con il sito siamo diverse persone in tutta Italia, dalla Lombardia, alla Sicilia, qualcuno anche dall’estero».
«Tra i vantaggi di questo lavoro, la possibilità di lavorare da dove si vuole e quando si vuole (Motta Santa Lucia o New York, non fa differenza, a patto di avere una veloce connessione a internet); tra gli svantaggi, il tempo che non basta mai per fare tutto e si finisce per lavorare di giorno, di notte, di sabato, di domenica, con orari anche assurdi pur di servire quotidianamente i milioni di fedeli lettori che seguono il sito». Quest’ultimo cresce a ritmi pazzeschi, con un incremento anno su anno del 25%-30%. Nel solo ultimo mese i visitatori unici sono stati superiori ai tre milioni: numeri da capogiro per qualunque sito, per non parlare di un sito prettamente Apple-oriented.
Solo per Macitynet gli articoli scritti da Mauro sono oltre 20.000, senza contare quelli scritti nel periodo in cui collaborava in modo anonimo perché un diverso sito concorrente con il quale lavorava pretendeva collaborazioni in esclusiva.
Mauro ha ricevuto offerte di lavoro sia in Italia, sia all’estero ma ha deciso di restare in Calabria, pur tra mille difficoltà che non mancano nel nostro territorio. «Fino a pochi anni fa non avevo a disposizione neanche una connessione internet decente per inviare poche foto ad alta risoluzione, per non parlare di filmati e altro».
Tra i ricordi più incredibili, gli scambi epistolari con Steve Jobs, il fondatore di Apple.
«Iniziai a scrivergli molti anni addietro, quando lavoravo a Roma alla redazione di un mensile dedicato sempre al mondo Apple.
La sede italiana della Mela non ci mandava le macchine da testare e scrissi a Jobs in persona per lamentarmi di questa cosa. Apparentemente non successe nulla ma dopo qualche giorno fui convocato a Roma dall’allora responsabile italiano di Apple che chiese scusa l’accaduto. Quest’ultimo a sua volta era stato redarguito dal responsabile europeo, partito da Parigi verso Milano per capire dettagli sul problema che avevo segnalato a Jobs. Continuai per anni a scambiare mail con il co-fondatore di Apple. Rispondeva sempre alle mail; magari brevemente ma rispondeva sempre. Un alieno rispetto al comportamento del tipico imprenditore italiano. Provate voi a scrivere, anche oggi, all’amministratore delegato di una qualunque grande azienda e vediamo se vi risponde… ».
Tra i mille progetti curati da Mauro Notarianni, anche un e-commerce dedicato alla vendita di prodotti tipici che al momento è però chiuso per ristrutturazione e redesign. «Abbiamo avuto riscontri interessanti e ordini da varie parti del mondo. Complicato è stato invece convincere i produttori locali che spesso si accontentano del poco che riescono a realizzare e non hanno capacità-voglia di pensare in grande».
Sono ad ogni modo allo studio opportunità anche in altri settori e sono stati già registrati tre domini legati ad altrettante nuove attività. Al momento Mauro preferisce non rivelare nulla e spiega che l’obiettivo non è il mero guadagno ma anche la soddisfazione di portare a termine determinate idee. «Sono fondamentalmente uno smanettone curioso e mi piace dimostrare che volere è potere. Anche partendo da un minuscolo paesino ai piedi del Reventino, si possono spostare montagne enormi e arrivare ai piani alti di grandi big in California e non solo».
(Prima parte)