Conflenti – <<Riguardo alla problematica attuale delle “Poste Italiane” che sta proponendo un rinnovato sistema per l’emissione della corrispondenza all’utenza che si affida allo storico marchio postale, lo stesso sta generando molta preoccupazione tra la popolazione di Conflenti>>. Lo scrive in una nota, che di seguito riportiamo, il sindaco di Conflenti, Giovanni Paola, e nello stesso tempo informa i cittadini che ha provveduto ad effettuare un reclamo alla direzione della società postale.
<<Sembra infatti che la partenza dei faldoni della corrispondenza stessa non avvenga più dalla nostra sede, come succedeva ormai da anni, ma direttamente da Lamezia Terme, a cui il nostro comune è stato associato (unitamente a Serrastretta). Il servizio perde la tradizione della quotidianità, perché viene offerto a giorni alterni e quindi, oltre a “spezzare” con alcuni valori della letteratura (anche cinematografica) del “postino che bussa due volte”, procura disordini nella pianificazione dei programmi individuali e familiari per gli effetti di possibili inadempienze nei confronti di scadenze, oggi più perentorie che mai, ma si è costretti a pensare anche “a giorni alterni”, nei confronti di alcuni dati attesi. Verrà meno quel modo di pensare, a cui tutti abbiamo fatto immancabilmente ricorso: “se non è arrivato oggi, certamente arriverà domani”.
Nei confronti di un tale impoverimento, che incide anche sulla sfera culturale delle famiglie, c’è da pensare sempre all’inesorabile volontà e tendenza verso il declino dei piccoli centri urbani, ed a vantaggio dei macro-agglomerati urbani. Tutte queste manovre hanno le medesime motivazioni di ordine economico. La debolezza del momento nelle opinioni degli abitanti del nostro piccolo centro montano, sono facilmente palpabili e sono condite di molta sofferenza civica per l’ulteriore venir meno di realtà che sembravano consolidate oramai da molti anni.
Il “postino” rappresentava per i piccoli centri un’identità ed un modo di essere; una forma di attesa quotidiana per l’esaltazione dei sentimenti, talora per dare sfogo al romanticismo ed alla speranza. In sintesi caratterizzava una cultura sociale. La preoccupazione della popolazione non poteva lasciare indifferente il sindaco del luogo, per cui, accanto alle immancabili notizie provenienti dal consigliere comunale di Conflenti Giovanni Stranges, esperto del settore, avendo condotto per molti anni la sua vita professionale all’interno dei centri direzionali di alcuni uffici postali calabresi, è stato in grado di trasmettere la sua autorevole opinione al riguardo ed ha fatto sì che io intraprendessi una civile forma di non accettazione di questa che considero, a tutti gli effetti, una penalizzazione per il comune da me amministrato.
È stata perciò redatta una lettera inviata ai vertici delle “Poste Italiane” chiedendo, in prima ipotesi, il ripristino del sistema precedente, in alternativa che l’accorpamento non avvenga con Lamezia Terme, ma con realtà geograficamente più vicine e più omogenee a noi. Nel contempo nella giornata odierna (sabato 23 aprile 2016) ho chiesto ed ottenuto un incontro con il direttore di Poste Italiane dell’ufficio di Lamezia Terme, che nel comprendere le legittime nostre rivendicazioni ha espresso l’impegno perché si possa procedere all’ottenimento, in tempi rapidi, di una revisione sulle scelte già adottate che, in ogni caso, riguardano la direzione di vertice aziendale ad ampia scala>>.
Attendiamo con apprensione gli eventi futuri sperando che siano per noi propizi.
Il sindaco di Conflenti, Giovanni Paola