di Giovambattista Caravia –
Allarma la situazione dei furti in agricoltura, fenomeno che sta interessando sopratutto gli operatori della fascia costiera tra Nocera Terinese e Falerna, limitato nell’area montana, ma che genera uno stato di preoccupazione e di preallerta tra gli agricoltori per l’eventuale diffondersi nel territorio del Reventino e del Savuto di tali episodi. In tal senso si alza a difesa l’organizzazione di Coldiretti calabrese.
“Siamo continuamente alla mercé di bande criminali che rubano mezzi, attrezzature e prodotti, danneggiano le proprietà minacciando la stessa incolumità degli agricoltori”. Questo il grido d’allarme per i furti che si susseguono continuamente con una vera e propria escalation nelle aziende agricole in particolare nella zona compresa tra Nocera Terinese, Falerna e dintorni.
“Un fenomeno che va avanti da molto e troppo tempo e che continua proprio in questi giorni con diversi episodi – riferisce Pietro Bozzo direttore della Coldiretti interprovinciale di Catanzaro – Vibo Valentia – Crotone – anche se gli agricoltori coraggiosamente, hanno sempre sporto regolare denuncia all’autorità di Pubblica Sicurezza”.
Ad essere particolarmente colpiti, secondo Bozzo, sono stati i soci della Cooperativa Agricola “Le Macchie” di Nocera Terinese di cui è presidente il dirigente della Coldiretti, Giuseppe Ruperto, al quale si affiancano anche altri agricoltori del comprensorio che sopportano la stessa sorte. Cancelli e porte divelte e si ruba di tutto. Dai mezzi agricoli, ai gruppi elettrogeni, al carburante, al concime e persino gli stessi prodotti della terra già raccolti.
Tra l’altro la cooperativa è formata prevalentemente da giovani che, continuando così le cose, si vedranno sfumare il frutto del proprio lavoro e saranno costretti ad interrompere le coltivazioni e le raccolte. Tra gli agricoltori vi è, in sostanza, un allarme sociale e molta preoccupazione anche per la sicurezza personale.
“Davanti a questo salto di livello dei furti, è necessario – chiede Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che ci siano maggiori e diffusi controlli da parte delle forze dell’ordine e che vengano potenziati i loro presidi sul territorio. Chiediamo altresì al prefetto di Catanzaro – conclude Molinaro – che venga convocato un incontro per fotografare esattamente la mappa delle aree dove i fenomeni sono più aggressivi e ripetuti per individuare le soluzioni ottimali”.