Catanzaro – Il 19 ottobre 2024 si è inaugurata la Prima Biennale d’Arte Contemporanea della provincia di Catanzaro, promossa da Armonia e Contrasto Aps e patrocinata dalla provincia di Catanzaro. Nonostante il maltempo l’affluenza di pubblico e stata grande.
Ad inaugurare la mostra oltre alle opere di Apollonia conosciuta come grande conoscitrice d’ arte e artista anche all’ estero, ci sono due eccellenze del panorama artistico nazionale e internazionale, grandi esperti della luce in pittura. Il M° Aurelio Bruni (classe 1955), di Berna ma cresciuto a Spoleto, dove oggi vive, ed il M° catanzarese Matteo Curcio (classe 1985) di Catanzaro, che, da anni si distinguono per la tecnica raffinata e il loro prezioso studio sulla luce, un elemento interno alla composizione, in cui possono apparire sorgenti luminose concentrate o diffuse, effetti luministici (riflessi, riverberi), tavolozze cromatiche di diversa luminosità e saturazione che nella pittura svolge un ruolo importante per la percezione dei colori e utilizzata con eccelsa maestria dai due pittori, abili a dare senso di tridimensionalità su una superficie piana.
Il primo, Aurelio Bruni, autodidatta, inizia lo studio verso sulla luce colpito da Magritte prima e Caravaggio poi. In seguito approfondì Rembrandt, Turner e Friedrich. Questi maestri hanno formato Aurelio Bruni, che egli stesso si definisce un pittore realista con sconfinamenti iperrealisti, simbolisti e surrealisti. Il cardine dell’ arte espressiva di Aurelio Bruni è la memoria, quella funzione della mente capace di fare riaffiorare visivamente l’ esperienza passata attraverso le quattro fasi di memorizzazione, ritenzione, richiamo e riconoscimento. Nella pittura di memoria, il Bruni s’ indirizza alla pittura da Museo volta al recupero del classico e alla visione aulica della più antica tradizione. Dopo di essa sii rivolse alla pittura realista, più edotta e di mestiere. Tema a lui caro è la natura morta, in cui la presenza del neoclassico è sempre presente. Ha realizzato opere presenti nelle chiese, come le famose mezze lune sulla vita di Santa Chiara nel chiostro della basilica papale della chiesa di Santa Maria degli Angeli in Assisi.
È così è anche il pittore catanzarese Matteo Curcio. Matteo Curcio è un osservatore e contemplatore/studioso della luce, studiandone gli effetti sul volto e sulle cose. Lavora su commissioni importanti ecclesiastiche da svariato tempo. Inizia ad esporre intorno all’età di 16 anni con gallerie locali, partecipando a numerose estemporanee nella sua regione.
La svolta avviene nell’anno 2006, quando ritiratosi nel convento più importante della Calabria, in uno studio assegnatogli dai frati minimi, esegue le opere per il quinto centenario della morte del santo patrono di Calabria (San Francesco di Paola) e gli stemmi dell’ordine. In tale occasione conosce l’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria e Bova (Giuseppe Fiorini Morosini) di cui diventa pittore personale di fiducia fino ad oggi. Nel 2010 espone al festival internazionale del cinema tenutosi a Taverna, e partecipa alla prima Biennale Internazionale di Lecce ed espone a Palazzo Fazzari .
Nel 2011 esegue le opere per la sede episcopale di Locri e Gerace; espone come ospite d’onore al Museo G. Sciortino di Monreale dove gli verrà conferito il titolo di “Pittore della Luce’’. Nel frattempo espone a Taormina accanto al suo concittadino Mimmo Rotella, Fontana, Fiume, Treccani, e Schifano, vincendo il primo premio ARS Tauromenitana. Successivamente gli viene inoltre conferito il Premio Internazionale Tokyo, e sempre nello stesso anno e inizia la collaborazione con Art Metrò Gallery di Bologna e con Erinys Art Gallery di Vibo Valentia. Nel 2012 realizza una serie di opere per il Santuario Madonna di Polsi (RC). Nel 2014 esegue la tela per la volta del Santuario di San Francesco di Paola a Catona (RC) in occasione del 550° anniversario del suo miracolo nella traversata dello stretto di Messina. Esegue il ritratto ufficiale dell’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova custodito nella sala dei vescovi presso l’episcopio di Reggio Calabria. Mentre arricchisce le collezioni private di notai, ecclesiastici e altri privati, e nel 2015 gli viene assegnata la commissione di dipingere un imponente trittico di oltre venti metri quadri per l’altare della chiesa Santa Maria della Pietà di San Luca (RC). Nel 2016 inizia la collaborazione con la Maison d’Art di Padova con cui inizia una serie di mostre e viene nominato “Artista Accademico”, ricevendo il Premio Marc Chagall durante la Rassegna Nazionale Il Sogno nell’Arte, e viene scelto per La Biennale Nazionale “Premio Joan Mirò” nella città di Asolo. Inoltre, espone alla Rassegna Nazionale Dipinti D’Autore con la presentazione e critica di Carla d’Aquino Mineo e l’intervento dell’ Arch. Daniele Bellu presso il Castello di San Zeno. Sempre con il “Centro Accademico Maison d’Art” viene scelto per il premio nazionale “San Marco” Città’ di Venezia,del Consulente internazionale Arch. Walter Cocchio ed il Responsabile Nazionale Domenico Pavan. Partecipa alla Biennale di Padova con la presenza dell’On. Milvia Boselli e il presidente dell’Archivio Monografico dell’Arte Italiana Michele Maione. Viene scelto per “Arte in Museo ed in seguito viene selezionato per la Prima Edizione Internazionale di Arte Salerno con Vittorio Sgarbi. Nel 2017 inizia una serie di dipinti per il Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro. Nel 2018 espone al Museo Diocesano Capitolare di Terni che gli conferisce il Secondo Premio Internazionale Byron. Nel 2019 ottiene la commissione di un dipinto di diciotto metri quadri per l’altare della chiesa Santi Pietro e Paolo di Cardeto. Nel 2020 realizza un dipinto sulla predica di San Paolo ai greci per il seminario San Pio XI di Reggio Calabria e altri due grandi dipinti sul Figliol prodigo e Cristo con gli apostoli. Nel 2021 viene selezionato per il catalogo speciale “Fairs e Investiments”, che conferma la sua selezione internazionale come artista da investimento. Partecipa al Premio ICONART con una sua opera pubblicata e quotata in dollari a Miami. E’ presente con una sua opera in proiezione alla Fiera d’Arte Contemporanea di Innsbruck, entrando così nel mercato nordeuropeo in maniera ufficiale. Viene selezionato per il catalogo edito Skira, che racconta l’arte del tempo del Covid-19. Successivamente inizia la sua collaborazione con la D’E.M. Venice Art Gallery esponendo in occasione della Biennale di Venezia. Nel 2023 realizza un trittico per la Chiesa Santa Maria di Salerno. Sempre nel 2023 Vince il Primo Premio Assoluto durante il contest “Animals Love Art” al museo Artingenio Museum di Pisa a cura di Laura Luciano, e con la direzione del Direttore Francesco Corsi, realizza due tele raffiguranti Sant’Umile da Bisignano, Sant’Angelo d’Acri per la Chiesa Madonna delle Grazie di Luzzi (CS) e San Francesco di Paola ai piedi della Madonna di Pozzano.
Il comitato scientifico della fondazione Effetto Arte di Palermo seleziona una sua opera che verrà esposta alla prima Artexpo di Sanremo presso il Teatro Ariston e presentata da Vittorio Sgarbi e Angelo Crespi. Nello stesso mese partecipa al 19 °Premio Byron presso il Museo Diocesano Capitolare di Terni vincendo il Primo Premio che lo porterà ad esporre alcuni dei suoi dipinti a Cracovia. Espone a Sarzana in Liguria sotto la cura del museo Artingenio Museum e vince il 2° Premio Internazionale “FAMART” a Casa Dei Carraresi nella città di Treviso. Nel 2024 espone presso la “Sala dell’Armeria” del Castel Nuovo – Napoli nella mostra: “L’Arte come sofferenza e supremo godimento dello spirito”, evento curato dall’Associazione Culturale Napoli Nostra. Esegue quattordici stazioni della Via Crucis per la Cappella Privata dell’Arc.vo Giuseppe Fiorini Morosini che verranno pubblicate e accompagnate dai testi ad opera del presule. Nello stesso periodo esegue per l’ordine dei frati Cappuccini undici opere, tra cui il ritratto ufficiale, del Venerabile Padre Gesualdo Malacrinò, tali opere daranno vita ad una mostra personale presso la Basilica Santa Maria della Consolazione dal titolo: ”Padre Gesualdo Malacrinò Incontro tra Arte e Fede”. A seguire espone presso la “Sala Consiliare” del Municipio di Vietri sul Mare, ideata e organizzata sempre dall’Associazione Culturale Napoli Nostra, dal titolo: ”L’Arte tra realtà e finzione”. Nel mese di marzo 2024 espone alcune opere dedicate ai cavalli presso l’Ippodromo di San Rossore a Pisa, dal titolo :”Cavalli d’Autore”. Nel mese di aprile del 2024 Vittorio Sgarbi presenta un documentario dal titolo “I Narratori del nostro tempo” in collaborazione con la fondazione Effetto Arte di Palermo, in cui si racconta la ricerca pittorica e lo studio sull’arte sacra dell’artista, definendolo fedele erede di Francesco Cozza e Mattia Preti. Hanno scritto di lui Vittorio Sgarbi, Paolo Levi, Giuseppe Filistad, Salvatore Russo, Anna Francesca Biondolillo, Carla Mineo, Francesco Corsi, Laura Luciano e Rosario Pinto. Le sue opere sono pubblicate in enciclopedie d’arte internazionale e su numerose riviste di arte e case d’asta. A Catanzaro, anche se fuori concorso, gli viene conferito durante la Prima Biennale, il premio Roberto d’ Angiò come al Maestro Aurelio Bruni. Entrambi, infatti, sono stati ritenuti dalla commissione tecnica due pittori di pregiatissimo valore, prosecutori ed esecutori dell’ arte senza tempo, colta e raffinata.