Carlopoli – “Immagini Sonore” si è rivelato un vero successo nel magnifico scenario dell’Abbazia di Santa Maria di Corazzo. Allestita dagli stessi ragazzi, in modo a dir poco geniale, la mostra fotografica ha avuto come tema, pensate un pò, la musica.
Gli scatti di Alessandro Morrone, Noemi Baratta e Nat Vescio riscuotono successo e, come da cornice a tutto, riecheggia nell’aria la musica del neonato progetto “Monochromathic Khtulhu” (Facebook @MonochromaticKhtulhu), unita al già noto “Giardino di Armida”, ma soffermiamoci a parlare proprio di loro: i Monochromatic Khtulhu nascono due mesi fa dalla collaborazione tra Nat Vescio (che abbiamo già incontrato attraverso i suoi scatti fotografici) e da Saverio Marasco (nonché Il Giardino di Armida). I due ragazzi, in un ordinario giorno di prove “en plein air”, incontrano Silvana e Antonio, fedelissimi volontari al cospetto dell’Abbazia di Corazzo, e deliziati dalla loro musica propongono ai due di metter su qualcosa proprio qui nel monastero, dove tutto è magia. Ovviamente i “MK” non se lo son fatto ripetere due volte e così ecco la loro prima uscita, nel luogo più suggestivo che potevano chiedere.
Il Giardino di Armida invece (Facebook @Giardozilla), progetto cantautoriale avviato da Saverio Marasco, accompagnato dall’impeccabile chitarra elettrica di Giuseppe Rocca (Lemon Haze, Les Miserables e tanti altri gruppi), muove nel chiostro dell’Abbazia il suo repertorio inedito. Con il Giardino riecheggia un’armonica folk, per le mura dell’Abbazia, sulla scia dei grandi maestri Dylan e Guccini. Lo sguardo si proietta sugli scatti, che propongono la realtà e le storie vissute giorno per giorno, accompagnato dall’abile lavoro di lime labor del maestro Rocca alla Stratocaster.
Tutto torna alla fotografia ad “Immagini Sonore” (#ImmaginiSonore), che siano gli scatti di giovani e talentuosi fotografi, scatti musicali di ambienti per i Monochromatic Khtulhu o scatti di vita, scatti di folk, dal Giardino di Armida. In una nota diffusa da Progetto Gedeone, a seguito della giornata dell’iniziativa che si è svolta la scorsa domenica 24 luglio, viene rilevato come l’iniziativa ha riscosso il consenso del pubblico intervenuto.
Non finirà qui: armoniosamente tra i ragazzi dell’organizzazione ed i patrocinanti e guide sul territorio de l’ormai noto “Progetto Gedeone”.
Si è arrivati all’idea di continuare questa rassegna (magari annualmente, magari più in grande) e continuare a proporre fotografie, siano queste fatte con macchine fotografiche, siano queste suonate con strumenti musicali.