Juventus, Inter, Milan. Ci sono squadre italiane che vantano milioni di tifosi in tutto il mondo e sanno di poter contare puntualmente su un numero di sostenitori tale da giustificare eventuali eccessi sul mercato, ai quali si potrà sempre ovviare in futuro. Altre realtà più piccole, invece, non possono permettersi troppi rischi, motivo per il quale quando riescono a salire alla ribalta entrano facilmente nel cuore di tutti gli appassionati di calcio. Le compagini calabresi, ad esempio, hanno lasciato raramente il segno nella storia della Serie A, pur trattandosi di piazze importanti. Le squadre calabresi che hanno preso parte alle divisioni professionistiche sono solo 11: il Catanzaro, il Cosenza, il Crotone, la Villese, la Gioiese, la Juventus Siderno, la Palmese, la Reggina, il Rende Calcio, la Vibonese e la Vigor Lamezia.
Al Catanzaro spetta la palma di squadra di calcio calabrese che abbia raggiunto il risultato più alto nella storia di questo sport, vale a dire il 7° posto in Serie A nel 1982. Solo la Reggina sarebbe riuscita ad avvicinarsi a un traguardo simile, ben 23 anni dopo, arrivando 10ª. Il Crotone, invece, si è salvato per il rotto della cuffia nel 2017, giungendo 17° nella graduatoria finale.
Per il resto, i migliori piazzamenti sono stati conseguiti in Serie B e in Serie C. Il Cosenza arrivò 5° nel 1992, la Palmese agguantò il 1° posto nella Prima Divisione del 1935, la Villese è arrivata 5ª in C nel 1947. Il Rende Calcio, invece, è giunto in due occasioni all’8° posto in Serie A, a quasi 40 anni di distanza, mentre la Juventus Siderno ci è riuscita una volta sola. L’allora Vigor Nicastro toccò la 9ª piazza nel 1948, la Vibonese arrivò 11ª nel 2020, mentre la Gioiese, infine, solo 12ª nel 1948.
Bruno Pace e l’attaccante Edi Bivi sono quindi considerati ancora oggi gli eroi del calcio calabrese: l’allenatore e il centravanti che riuscirono a condurre il Catanzaro vicino alle prime posizioni della Serie A, ormai ben 40 anni fa. Anche Walter Mazzarri, però, scrisse delle pagine di storia importanti. Quella Reggina che arrivò 10ª era la stessa che nel 2007 riuscì a salvarsi nonostante gli 11 punti di penalizzazione, senza i quali sarebbe potuta giungere persino 8ª, sopra all’Atalanta. A Mazzarri e ai suoi fu promessa la cittadinanza onoraria di Reggio Calabria in caso di salvezza e così fu. Solo il Crotone riuscì a far respirare alla terra calabra sensazioni simili sui più grandi palcoscenici, togliendosi anche qualche soddisfazione contro le big.
Come dimenticare quella rovesciata di Simy contro la Juventus… il mister Davide Nicola aveva dichiarato che in caso di permanenza dei rossoblù in Serie A sarebbe partito da Crotone per raggiungere Torino in bicicletta, nonostante nessuno desse credito a quella squadra. Anche le scommesse sulle gare della Serie A inserivano i pitagorici tra i maggiori candidati alla retrocessione. L’allenatore, però, mantenne la sua parola: il Crotone si salvò proprio all’ultima giornata, battendo la Lazio per 3-1 mentre l’Empoli perdeva contro il Palermo già retrocesso, così il tecnico si mise in marcia e pedalò per 1.300 km, facendo sosta a Genova, Livorno e Pescara. Storie che solo il calcio del Sud può raccontare…