Bianchi – Nel primo centenario della Grande Guerra, promossa dall’amministrazione comunale, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale di Cosenza e l’Istituto Omnicomprensivo Bianchi-Scigliano, ha organizzato una calorosa manifestazione per commemorare i suoi figli che hanno dato la vita in nome della Patria. Insieme al sindaco di Bianchi, Tommaso Paola, presso il monumento dei Caduti erano presenti la senatrice Doris Lo Moro, il capitano Caruso, Compagnia carabinieri Rogliano, l’assessore comunale alla Cultura Stefania Elia e Gregorio Manfredi della Biblioteca Nazionale di Cosenza. Entusiasmante la partecipazione dei Bersaglieri del 1° Reggimento Garibaldi di Cosenza e degli alunni e docenti del plesso scolastico “Don Bosco” di Bianchi che hanno intonato alcuni canti e letto lettere di soldati dal fronte.
Tra i numerosi soldati calabresi caduti durante il conflitto mondiale del 1915-18, Bianchi annovera 19 perdite tra i quali i due suoi figli: Agostino Bianco e Sante Scarpino, entrambi soldati di Fanteria e insigniti di medaglia di Bronzo al Valor militare.
Il primo cittadino, nel ricordo del tragico doloroso evento che ha registrato circa un milione240 mila vittime tra soldati italiani e civili, ha sottolineato il ruolo delle Forze Armate che da sempre operato e garantiscono l’unione civile della nazione. Infine, il sindaco ha sottolineato la positiva presenza degli alunni sostenendo “la manifestazione è rivolta in modo particolare alle giovani generazioni in un’ottica di promozione della cultura della pace e di una comune identità europea e finalizzata alla commemorazione di chi si è sacrificato per le successive generazioni garantendo un futuro di pace e possa contribuire a sostenere la pacifica convivenza tra i popoli”. La benedizione della pianta d’ulivo e della targa commemorativa da parte di don Serafino ha commosso la comunità biancara.