Aerare i locali o stare all’aperto è risaputo che fa bene alla salute e visto il periodo, riduce il rischio di
contrarre virus .
Alcuni studiosi hanno dimostrato attraverso simulazioni fisiche, per esempio in riferimento al nuovo virus
Sars Cov 2, che la continua ventilazione degli ambienti consente di ridurre significativamente la presenza di minuscole particelle di virus sospese nell’aria, che soprattutto negli ambienti chiusi, può rappresentare un veicolo di diffusione del virus.
Esiste qualche altra dimostrazione scientifica di questo intuitivo ed ovvio paradigma che aerare riduce i
rischi per la salute?
Vincenzo Londino (Geofisico con Master accademico in radioazioni ionizzanti) ha avuto un’idea abbastanza originale, a conferma di quanto già espresso precedentemente.
L’esperimento fatto è abbastanza semplice: con una camera a ionizzazione (Fig.1) ha misurato in continuo, le concentrazioni di Radon in aria, in ambiente di vita, per circa 60 ore, ad un
determinato intervallo di tempo, ha aperto per circa 15 minuti il locale, favorendo il ricambio di aria.

Lo scopo di tale esperienza è stato quello di valutare quantitativamente la diminuizione delle concentrazioni di Radon in aria, dopo un determinato intervallo di tempo, durante il quale si è areato il locale.
Il risultato (Fig.2) è stato veramente interessante: si è visto che dopo l’aerazione del locale, c’è stato un
abbattimento quasi di tipo esponenziale delle concentrazioni di gas Radon , passando da quasi 100 Bq /m3 a circa 8 Bq/m3 in circa meno di un’ora.(Abbattimento del rischio di circa il 90%). Certo parliamo di modelli abbastanza diversi, se facciamo riferimento ai virus.

Resta chiaro che il Radon (gas radioattivo che decadendo produce particelle alfa ed è la prima causa di
tumore al polmone dopo il fumo di sigarette) risulta essere di dimensioni abbastanza più piccolo, per
esempio rispetto al Sars Cov 2, per essere più precisi parliamo di 120 pm ( picometri ) contro 140 mm
(nanometri) che parliamo di un modello fisico rispetto ad un modello biologico e che quindi il confronto da un punto di vista strettamente scientifico con particelle virali non è proponibile.
La cosa inconfutabile che emerge da questo studio di Vincenzo Londino è che far circolare l’aria in ambiente chiusi rende piu salubri , piu’ di quanto si possa immaginare.