Platania – Nel centro di Platania all’interno del Parco Culturale Letterario Naturalistico “Felice Mastroianni” è stata costituita la Bibliomedioteca Regionale delle Pro Loco. L’iniziativa è stata promossa dalla Pro Loco di Platania in collaborazione con il Comune e l’Unpli Calabria, allo scopo di raccogliere e catalogare tutto il materiale prodotto dalle oltre 200 Pro Loco, associate all’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), dando vita a un vero e proprio archivio. La biblioteca accoglierà, ovviamente, tutto il materiale che verrà donato anche da altri enti e associazioni.
“L’apertura di una biblioteca è sempre un evento fausto e promettente – dichiara il sindaco Michele Rizzo – quando questo avviene in una piccola comunità come la nostra diviene straordinario. Questo servizio si inserisce in una struttura che abbiamo dedicato interamente alla cultura, un investimento coraggioso sul futuro dei nostri giovani, per la loro crescita culturale e sociale, un arricchimento per la nostra comunità, e per l’intero territorio. Un polo culturale che mi preme ribadire non è ad uso esclusivo dei cittadini di Platania ma è a disposizione dell’intero territorio, un luogo dove tutti, dai più piccoli ai più grandi, possono socializzare e accrescere il proprio sapere.”
Si tratta di un centro moderno in grado di coniugare cultura e nuove tecnologie. L’utente è libero, infatti, di muoversi secondo le proprie esigenze di informazione e documentazione, utilizzando il patrimonio librario e le risorse elettroniche e digitali reperibili attraverso l’uso degli strumenti multimediali di cui la struttura sarà dotata. Un servizio gratuito e accessibile a tutti grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche interne ed esterne. Un investimento serio e, per i tempi difficili in cui si trovano le piccole realtà, in decisa controtendenza, giacché servizi simili in questo periodo tendono purtroppo a chiudere più che ad aprire.
“La Bibliomedioteca – ha detto il presidente della Pro Loco Paolo Nicolazzo – sarà a disposizione di tutti coloro che vorranno attingere ad un patrimonio unico ed inimitabile frutto delle millenarie tradizioni popolari. Questa è un’iniziativa di grande spessore, una biblioteca che sarà una vetrina delle tradizioni e del folclore che fanno parte del patrimonio culturale intangibile, trasmesso di generazione in generazione. Un vero e proprio scrigno del sapere immateriale dove la cultura si preservi e si diffonda. Sono certo che anche oggi, in una società profondamente cambiata, la nascita della bibliomedioteca servirà a creare un’importante punto di riferimento. Vorrei concludere citando le parole tratte dal libro “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar “Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”.