L’arte come specchio del mondo interiore del fanciulli si ancora nell’immaginario dei tanti bambini della scuola dell’infanzia di Botricello, dirigente scolastica Isabella Marchio. I giovanissimi studenti dell’ultimo anno lasciano la loro amata scuola con una creativa mostra incentrata sull’importanza dei colori e dello scarabocchio. Il progetto è denominato “Tullet art” e si prefigge nobili finalità.
Scrivono le insegnanti della scuola dell’infanzia: ” Un bambino creativo, capace di superare certi stereotipi ripetitivi nel tempo e nel modo, deve trovare largo spazio all’interno della scuola, soprattutto nella scuola dell’infanzia. Abbiamo sempre ritenuto che i colori per i bambini sono vita, espressione, vivacità, spontaneità. Mediante la loro applicazione su un foglio bianco, il bambino esprime la propria interiorità, anche quello che a prima vista potrebbe sembrarci un banale scarabocchio.
Il segno grafico e cromatico del bambino non è mai banale , ma è l’espressione del mondo che tenta di portare fuori di sé, sottoponendo alla nostra attenzione di adulti e di figure di riferimento nel suo processo di crescita. Nel progetto Tullet art, abbiamo inserito la genialità di un autore come Hervé Tullet, per esplorare i vari segni grafici e avviare i bambini a compiere gesti e pre- grafismi utili per il futuro apprendimento della scrittura.
“La scuola, visto che bisogna farla, meglio farla ridendo che piangendo”, diceva il pedagogo Gianni Rodari. Un aforisma che ha messo qui radici grazie a Tullet art.