Un progetto importante previsto dal Pnrr, che sarà presentato domani, 14 gennaio, a Bianchi con inizio alle 17 presso il Centro polifunzionale. Si tratta del Programma Gol su cui è intervenuto il sindaco Pasquale Taverna.
“L’amministrazione comunale – ha dichiarato il primo cittadino Pasquale Taverna – sensibile ed attenta alle tematiche dell’occupazione, note le nuove linee guide per combattere la disoccupazione di cui la Calabria e le aree montane in particolare, vivono il triste fenomeno della mancanza del lavoro che costringe all’emigrazione giovanile in Italia e all’estro, preso visione del programma Gol, illustrato i sommi capi dal dott. Giuseppe Perri direttore della scuola di formazione ADAP, ha messo a disposizione i propri locali al fine di ospitare l’incontro ed avviare un proficuo incontro informativo per i soggetti interessati”.
Il programma Gol è un’azione di riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia (Missione 5, Componente 1) per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro.
Dispone di risorse pari a 4,4 miliardi di euro.
Entro il 2025 coinvolgerà 3 milioni di beneficiari, di cui 800.000 in attività formative, 300.000 delle quali relative alle competenze digitali.
Gol è attuato dalle Regioni e Province autonome sulla base dei Piani regionali (Par) approvati da Anpal.
La sua attuazione è connessa al Piano di potenziamento dei centri per l’impiego e al Piano nazionale nuove competenze.
Quanto segue lo trovi SUL SITO ADAP “ PROGRAMMA GOL”
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Il Programma GOL, acronimo di ‘Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori’, è stato introdotto per rilanciare l’occupazione in Italia e combattere la disoccupazione, prevedendo l’applicazione di una serie di strumenti e misure per il reinserimento lavorativo dei disoccupati, dei percettori di Reddito di Cittadinanza, dei lavoratori in cassa integrazione, dei disabili, delle donne, dei giovani, degli over 50 e di altre categorie.
Il Programma GOL si inserisce nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con il medesimo orizzonte temporale, ossia il quinquennio 2021/2025.
I BENEFICIARI DI GOL SONO:
Il presente avviso si rivolge ai seguenti soggetti beneficiari, sottoscrittori di Patto di Servizio o Patto per il Lavoro e pertanto già profilati dal CPI di competenza:
SOSTEGNI al REDDITO da DISOCCUPAZIONE INVOLONTARIA (NASPI, DIS-COLL);
REDDITO di CITTADINANZA, in particolare i giovani e le donne;
AMMORTIZZATORI in COSTANZA di LAVORO;
LAVORATORI FRAGILI (giovani, donne con particolari situazioni di svantaggio, persone con disabilità, over 55);
LAVORATORE con BASSO REDDITO (Working poor);
La frequenza al percorso formativo e la partecipazione ad eventuali prove di esame finali è OBBLIGATORIA.
Ai sensi della disciplina vigente, le sanzioni connesse alla mancata partecipazione alle attività formative vengono distinte a seconda dell’istituto.
In particolare, nel caso di fruizione di NASPI o DIS-COLL, si prevede che la “prima mancata partecipazione in assenza di giustificato motivo” è da considerarsi come causa di decurtazione di una mensilità, mentre la decadenza dalla prestazione è prevista in caso di “ulteriore mancata presentazione” (art. 21, co. 7, del d. lgs. n. 150 del 2015).
Quanto alla fruizione del Reddito di cittadinanza, invece, dalla “mancata partecipazione in assenza di giustificato motivo” alle iniziative formative o di riqualificazione discende immediatamente la decadenza dalla prestazione per l’intero nucleo familiare (art. 7, co. 5, lett. c), del d.l. n. 4 del 2019).
I PERCORSI DI RICOLLOCAZIONE LAVORATIVA
Il piano messo a punto dal Governo è suddiviso in cinque percorsi differenziati in base all’esperienza lavorativa e alle caratteristiche del soggetto interessato.
Si tratta di un iter a cavallo tra formazione, accompagnamento al lavoro e aggiornamento.
Questi i 5 percorsi per il lavoro distinti per profili:
per chi è più facilmente occupabile è previsto un percorso lineare di reinserimento lavorativo;
per chi ha bisogno di adeguare le proprie competenze c’è un percorso di aggiornamento ‘upskilling‘, che prevede interventi formativi prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante;
per chi è più distante dal mercato del lavoro verrà avviato un percorso di riqualificazione ‘reskilling’, che si traduce in una robusta attività di formazione, con un focus a quelli che sono i profili più richiesti;
per i casi più complessi, si andrà ad attivare il percorso di lavoro e inclusione, che fa leva sulla collaborazione con la rete dei servizi territoriali, come quelli educativi, sociali, sanitari, di conciliazione;
nella specifica situazione di crisi aziendale, si attiva un percorso di ricollocazione collettiva, attraverso la valutazione delle chanches occupazionali, della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento per individuare soluzioni idonee all’insieme dei lavoratori stessi.