Bianchi – Torna il “Palio dei Rioni”. Dopo alcuni anni di pausa per la gioia e il divertimento di giovani e meno giovani è stato programmato l’appuntamento che prende l’avvio con la presentazione delle squadre dando inizio ai quattro giorni di allegria tanto attesi.
L’evento è stato rimesso in moto grazie all’impegno e alla dedizione di numerosi volontari che ha dato origine al comitato “non profit” che ha anche organizzato ed animato con una manifestazione il periodo della scorsa festa di Carnevale.
Appuntamento quindi dal 7 al 10 agosto 2018 in Piazza Matteotti, davanti il Palazzo Comunale a Bianchi, per assistere a quattro serate cariche di forte competizione fra i concorrenti, che vede schierate quattro squadre: Serrapapaglio, Rivolta, Briganti e Santiago, zone del paese che nell’occasione si sono fuse per essere più competitive.
Giochi e sport all’aperto sono i protagonisti del “Palio dei Rioni”, che fin dalla sua prima edizione ha conquistato l’intera comunità ed attratto anche la gente dei comuni limitrofi rendendo piacevole le serate estive ai villeggianti e numerosi emigrati che puntualmente ogni anno in luglio-agosto tornano nel loro paese natio.
I giochi del Palio consistono nell’affrontare diverse sfide in alcune discipline in programma: atletica leggera, giochi popolari come tiro alla fune, percorsi a ostacoli ed altri. Per varare il Palio sono stati necessari molti sacrifici e tanto impegno, gli organizzatori hanno lavorato in sinergia e continuano ancora oggi per raggiungere quegli obiettivi sani e sociali che rendono forte e importante la competizione sportiva, e creare attraverso i vari giochi momenti di aggregazione e incrementare il senso di appartenenza degli spazi comuni. Indirizzo questo, fortemente sostenuto dal giovane parroco don Giuseppe Trotta e da suor Luisa e suor Elena che da alcuni anni già si muovono ed operano sul territorio, il cui appoggio in questa occasione non è venuto meno, al punto che don Giuseppe fa parte del Rione Santiago.
L’appello del comitato a tutti i “caporioni” è quello di riuscire a trasmettere ai partecipanti (circa 300) il massimo rispetto per gli avversari e di accettare le decisioni arbitrali. Tutto questo per sottolineare ai concorrenti che il Palio è prima di tutto un sano e cosciente divertimento che aggrega e rende onore al paese.