Circa cento i caschi per la ventilazione polmonare donati dal Rotary Club della Calabria ai reparti di terapia intensiva della regione. In un momento cosi difficile e tragico colpiti dalla pandemia del Covid-19 i cui effetti sono deleteri per la popolazione mondiale, la solidarietà umana si fa sentire e i rotariani forti del dovere e del servire hanno ancora una volta la loro generosità forti del motto “Il Rotary c’è”.
L’iniziativa di raccolta fondi promossa dall’ingegnere Francesco Socievole, già governatore di distretto e socio del Rotary Club di Amantea è stata da subito condivisa da Vito Rosano, illustre clinico e Past District Governor Decano e da Bruno Amantea, Past President RC Presila Cosenza Est ed ordinario di Anestesia e Rianimazione, ha trovato nel mondo rotariano sostegno ed apprezzamento.
Una ruota, quella del Rotary, che da oltre un secolo “gira” nelle strade del disagio portando solidarietà e aiuti concreti.
Una ruota simbolo della generosità che anima sin dalla loro costituzione i Rotary della Calabria.
Diciotto i Rotary Club che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa raccogliendo circa 22 mila euro in pochissimi giorni e sono: Cosenza, Rocca Imperiale Calabria Nord-Est, Santa Severina, Mendicino serre Cosentine, Reventino, Presila Cosenza Est, Amantea, Rogliano Valle del Savuto, Catanzaro, Catanzaro Tre Colli, Castrovillari, Cropani, Crotone, Petilia Policastro, Hipponion Vibo, Sibari Cassano allo Ionio, Trebisacce alto Ionio Cosentino, Paola Medio Tirreno cosentino.
Il presidente del Rotary Cosenza, Francesco Leone, ha messo a disposizione il conto corrente del Rotary. I caschi sono stati così divisi:
– trenta all’ospedale “Annunziata” di Cosenza;
– sedici all’azienda ospedaliera Universitaria Mater Domini di Catanzaro (località Germaneto);
– tredici all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone;
– sei all’ospedale spoke di Castrovillari;
– cinque all’ospedale spoke di Vibo Valentia;
– dodici all’ospedale G. Chidichimo di Trebisacce;
– otto all’ospedale spoke Paola-Cetraro;
– tre all’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme.
“Insieme si può raggiungere un grande obiettivo ed anche un piccolo gesto può fare la differenza”. E’ la forte convinzione dei soci rotariani che attraverso la voce del PGD Socievole spiega il perché di questo gesto.
“Considerata la scarsità di posti di terapia intensiva presenti nella nostra regione e facendo tesoro di ciò che si sta verificando nelle regioni del Nord Italia dove i reparti di terapia intensiva degli ospedali stanno raggiungendo il limite operativo per i numerosi ricoveri da coronavirus – Socievole sostiene – si potrebbe pensare per come stanno già facendo nel Nord Italia di utilizzare dei caschi respiratori per i pazienti che versano in condizioni meno critiche. Sono caschi CPAP ossia adatti per ventilazione meccanica a pressione positiva continua.
Con questi caschi per l’ossigenoterapia – prosegue il PDG – si potranno attrezzare reparti ospedalieri di normale degenza per i malati da coronavirus affetti da sintomatologia non così grave da richiedere la degenza nelle terapie intensive che, in tal modo, continueranno ad assicurare la gestione dei pazienti più gravi”.
Il prof. Amantea sostiene: “L’aiuto migliore che possiamo fornire agli ospedali sono i presidi di CPAP con casco con bretelle. Facili da usare, e possono essere usati anche al di fuori dei reparti di terapia intensiva, al punto che sono utilissimi per ridurre i flussi nelle terapie intensive”.
Pasquale Taverna