Quale sarà il futuro dei videogame? Negli ultimi anni il settore dei giochi virtuali è mutato totalmente rispetto al secondo millennio, in cui a farla da padrona era qualche console casalinga. Oggi molti titoli del passato vengono messi a disposizioni sugli store digitali degli smartphone, tanto per rendere l’idea di quanto possano essere avanzate le nuove produzioni a pagamento. Insomma, l’asticella si è alzata sempre di più e attualmente sembra impossibile capire dove si fermerà il boom di vendite. Che si tratti di copie fisiche o virtuali, i videogiochi continuano a racimolare fatturati stratosferici. D’altro canto, le case di sviluppo software sono in perenne concorrenza tra loro e di conseguenza l’uscita di novità all’avanguardia deve essere periodica. I gamer ringraziano e impugnano i joystick per giocare.
Il mercato videoludico ha conosciuto una bella spinta con il fenomeno degli e-Sports, che ha reso indubbiamente il gaming molto più competitivo, contribuendo alla diffusione dei giochi più famosi. Al giorno d’oggi esistono dei veri e propri professionisti di FIFA, Call of Duty e Fortnite, tanto per citare qualche nome. In tutto il mondo si conta un miliardo di giocatori e appassionati di videogiochi, ma come da tradizione in Asia molti titoli vengono rilasciati molto tempo prima sugli scaffali e pertanto i gamer giapponesi sembrano sempre una spanna al di sopra di quelli occidentali.
Nel complesso, i videogiochi producono un indotto che raggiunge tranquillamente i 200 miliardi di dollari all’anno. Rispetto al 2020, in Italia le vendite sono incrementate di un quinto nel 2021 e in totale sono 2 i miliardi di Euro di fatturato che si registra nel nostro Paese. Buona parte è comunque dovuta alle classiche app mobile: ormai pure l’offerta di slot machine digitali si è adeguata ai tempi e le vecchie macchinette da bar assomigliano sempre di più ai videogiochi di una volta per grafiche e comparto sonoro. Il mondo dell’intrattenimento si è evoluto in maniera del tutto inaspettata soprattutto nell’ultimo decennio, complice l’espansione del web e il potenziamento delle connessioni alla rete. Partecipare a una partita a poker o a una simulazione calcistica con un amico distante centinaia di km è ormai alla portata di tutti con le apparecchiature moderne.
Intanto, le grandi società fanno man bassa di collaborazione pur di ritagliarsi nuove fette di mercato. Sony ha visto l’ingresso di Bungie, Microsoft ha posto sotto la sua ala protettiva Activision Blizzard: già a gennaio è stato oltrepassato il valore delle fusioni aziendali concretatesi in tutto il 2021. Considerando che le Xbox Series X e Series S stanno inaspettatamente tenendo il passo della PlayStation 5 sul piano delle vendite, cercare nuovi alleati è fondamentale per provare a sbaragliare i rivali. Gli scaffali dei negozi hanno visto le nuove console volar via dagli scaffali già 13 milioni di volte fino a gennaio 2022, in poco più di un anno di vita.
Curiosamente, comunque, le console della generazione precedente esercitano ancora un certo fascino. I titoli più venduti in Italia a inizio 2022 appartengono infatti alla PlayStation 4, mentre non stupisce il successo della Switch, ad oggi l’ultimo gioiellino di casa Nintendo, sebbene uscito 5 anni fa. A quanto pare i videogiochi sportivi sono sempre quelli che vanno per la maggiore, nonostante ogni 12 mesi ne vengano commercializzate versioni aggiornate da acquistare a parte. È una delle tante regole che da 20 anni stanno dominando il settore dell’intrattenimento…