Strada dissestata? Un eufemismo. L’importante arteria comunale di Via Stadio, centro abitato di Cerva, versa, da sei mesi, in condizioni impresentabili, causando danni alle cose e disservizi alle persone.
Già da lontano si intuisce che c’è qualcosa che non va sulla trafficata via di comunicazione, se le distanze si accorciano, la situazione non cambia, anzi peggiora: l’asfalto presenta profonde buche e palesi depressioni; il ciglio della strada è delimitato da fatiscenti blocchetti di cemento posizionati alla bell’e meglio; il bitume non aderisce sull’improvvisata superficie in più punti; la pavimentazione è irregolare.
Quando piove, qui si rischia grosso: è successo.
Quando passa qualche automobile, non si escludono sbandamenti e danni: è accaduto anche questo. Fosse un’isolata strada rurale, pazienza. Passi. Il problema è che qui è ubicata la Caffè Montano, azienda leader nel campo della torrefazione, impresa che dà lavoro a quasi venti dipendenti.
Va da sé che si registra un incessante andirivieni, finanche di clienti stranieri, anche di mezzi pesanti. Va da sé che il cattivo stato della strada restituisce un’immagine poco edificante per le famiglie, per l’azienda, per Cerva e per i suoi abitanti. Un paradosso: qui dove tante persone scrivono ogni giorno il loro futuro, si registra un presente permeato da ritardi e pressapochismo.
Non un bel biglietto da visita.
L’antefatto è noto in paese: nel mese di giugno del 2021, è stato aperto, dal Comune di Cerva, un cantiere sulla contestata strada per il rifacimento della rete fognaria.
I lavori dovevano durare meno di un mese, dal 7 al 25 Giugno 2021.
Sono passati quasi sette mesi e la strada non dà proprio l’idea dell’opera ultimata, anzi palesa limiti sempre più vistosi per via della negligenza unita alle intemperie e alla presunta scarsa qualità dei materiali. Sovente, la strada è stata interdetta anche al traffico con altri disagi per le famiglie e la rinomata azienda, impossibilitati com’erano a raggiungere la propria abitazione, la sede di lavoro.
A nulla sono valse le proteste, anche per la scarsa comunicazione su tempi e modi, messe nero su bianco con toni spesso accesi.
In altre parole, Via Stadio somiglia a Cerva sempre più a una matrioska: un disservizio segue l’altro senza che si riesca a mettere la parola fine all’annoso problema.
Enzo Bubbo