Nessun mistero dietro alla sparizione della panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, che era stata di recente installata in Piazza Bonini a Soveria Mannelli. In realtà si è trattato “solo” di un deprecabile atto di inciviltà e di ingiustificato vandalismo.
La panchina è stata volutamente danneggiata da qualcuno evidentemente poco sensibile alla problematica che rappresenta, ma anche e più in generale poco abituato a rispettare i beni pubblici che, essendo di tutti, spesso vengono percepiti come proprietà di nessuno.
Ma la cosa peggiore è stata la rimozione della targa che, riprendendo lo slogan utilizzato dalla Commissione per le Pari opportunità per la sua campagna antiviolenza, riportava la scritta: «Chi ama protegge». Questo oggetto simbolicamente così importante è stato divelto e gettato con spregio in terra, sulla pavimentazione della piazza.
Da noi interpellata, Maria Francesca Pascuzzi, assessore comunale alle Politiche sociali e Pari opportunità, ci ha detto con la giusta dose di determinazione che la panchina è stata solo momentaneamente rimossa per essere ritinteggiata e per riapplicare la targa, quindi sarà reinstallata al più presto «essendo un simbolo molto importante per la nostra comunità poiché rappresenta il continuo impegno del Comune e della commissione per le Pari opportunità nella lotta per l’eliminazione della violenza contro le donne».
E ancora, con paziente spirito educativo: «Diffondere la cultura della parità di genere nella società odierna è una cammino che purtroppo richiede tempo, ma noi tutti ci stiamo impegnando attivamente e continueremo a farlo; installare nuovamente la panchina a seguito di tali atti rappresenta proprio questo, la volontà di continuare a credere in dei valori fondamentali che porteranno alla crescita dell’intera comunità».
Raffaele Cardamone