Dopo tanto girovagare su palcoscenici di grande prestigio in Italia e all’estero, il tenore Alfonso Danilo Colosimo non poteva e non voleva mancare un appuntamento per lui davvero molto importante, quello con la città dove è nato e vissuto, Soveria Mannelli. La sua ci è sembrata una vera e propria dichiarazione d’amore: «negli ultimi anni ho avuto modo di vedere posti bellissimi, ma finché mi sarà possibile continuerò a vivere qui e comunque a passarci più tempo possibile».
Lo dice qualche giorno prima di partire per la Cina, che ospiterà il Coro Lirico Siciliano, di cui Alfonso fa parte, per la terza tournée in tre anni. Ma non prima di aver visto realizzato un desiderio che aveva da tempo, quello di condividere con i suoi concittadini la bellezza della musica lirica e le emozioni profonde che si vivono quando si sta su un palcoscenico.
Lo spettacolo che lo ha visto protagonista, il “Gran galà lirico di Natale”, ha avuto luogo presso il Centro di aggregazione giovanile, uno spazio che il Comune di Soveria Mannelli gli ha messo a disposizione, assicurandogli anche il patrocinio della serata.
Al suo fianco il soprano Francesca De Blasi, cresciuta nel Coro di voci bianche del Teatro San Carlo di Napoli e ora corista e solista di successo. Ad accompagnare i due cantanti al pianoforte ci ha pensato il maestro Maria Pia Di Salvo, che a Soveria Mannelli ha realizzato progetti musicali importanti e coinvolgenti, mentre a presentare la serata è stato chiamato Antonio Cavallaro, animatore di molti eventi culturali in città.
Nel corso dello spettacolo è stato interpretato un repertorio misto, fatto di canzoni classiche italiane e napoletane, senza trascurare la musica lirica, con alcune “arie d’opera” di particolare suggestione. «Era mia intenzione – ha infatti dichiarato il giovane tenore – provare a far cadere i pregiudizi che sembrano esserci nei confronti della musica lirica, che vorrebbero relegarla in un mondo che appartiene a pochi e che sa di passato. Io credo invece che Verdi sia più attuale del rapper maggiormente in voga in questo periodo, con la differenza che Verdi è praticamente eterno».
Il successo che la sala gremita gli ha tributato si è concretizzato una standing ovation: tutti in piedi ad applaudire il giovane tenore e i suoi compagni al termine della riuscitissima e coinvolgente esibizione.
Negli ultimi anni, Alfonso ha maturato molte e importanti esperienze, nazionali e internazionali, cantando nel coro, tra i “tenori primi”, in tante opere liriche a cui ha avuto modo di partecipare: dalla Carmen alla Traviata, dal Barbiere di Siviglia alla Tosca, dalla Bohème all’Otello, per citare solo qualcuna tra le più note.
«Con questo concerto ho provato a lanciare un duplice messaggio – ha voluto infine dirci Alfonso, ringraziando prima di tutto e con grande affetto il pubblico presente – dichiarare che non mi dimenticherò mai della mia terra e fornire un esempio ai più giovani, perché con la caparbietà e la voglia di mettersi in gioco è possibile ottenere risultati che a volte potrebbero sembrare irraggiungibili».
di Raffaele Cardamone