La morte ha molto di misterioso, quando poi saluta per sempre una giovane professionista molto stimata per sue competenze e la sua umanità, il grado di incomprensibilità aumenta a dismisura: le parole si fanno piccole nel circoscrivere un dolore troppo grande, aggravato da fine improvvisa.
Vale per Margherita Napoli, stimato medico anestesista presso l’ospedale Maggiore di Bologna. Esattamente un anno fa, 9 ottobre 2024, la dottoressa sersalese chiudeva gli occhi al mondo. Arresto cardiaco: 38 anni per sempre. Un giorno infausto per tutta la comunità sersalese: una dipartita che ancora fa male, scatenando lacrime e parole.
Sersale però non dimentica chi, nonostante il breve cammino sulla terra, ha lasciato impronte indelebili per virtù e interazioni umane autentiche.
Oggi, giovedì 9 ottobre 2025, si ricorderà Margherita con una messa in suffragio presso la chiesa matrice alle ore 18 e in tanti prenderanno parte alla messa come segno di stima e riconoscenza.
“E’ passato un anno da quando ci hai lasciati. Il dolore è ancora vivo, ma ancora più forte è il ricordo della sua passione, della sua dedizione al lavoro e del suo cuore immenso. Amava profondamente quello che faceva e si spendeva ogni girono per aiutare gli altri con una forza e una dolcezza che non dimenticheremo mai. Ci manca ogni giorno, ma la sua luce continua a vivere in noi e in chi ha avuto la fortuna di incontrarla”, si legge su un manifesto affisso sui muri del paese presilano.
A Margherita Napoli, medico anestesista specializzato in medicina rigenerativa, è stata dedicata anche una borsa di studio per valorizzare giovani talenti universitari che considerano lo studio e il lavoro una missione.
Come faceva lei: la medicina era per Margherita una vocazione prima che una professione. Ecco perché a Bologna, come in Calabria, si parla ancora di lei



























