L’incubo del licenziamento per i lavoratori tirocinanti aleggia minaccioso anche sulla Città di Sersale.
Qui operano ben 17 operatori del bistrattato comparto e il loro contributo è sotto gli occhi di tutti.
Dire che sono utili per il bene comune è un eufemismo. Di più, molto di più.
Ad asserirlo è il primo cittadino Salvatore Torchia. Ha scritto il confermato sindaco: “Siamo a fianco dei nostri 17 tirocinanti e sosterremo ogni iniziativa affinchè vengano date certezze e sicurezze a tanti padri e madri di famiglia che da anni, con il loro lavoro ed il loro impegno, consentono a noi Amministratori di poter garantire tanti servizi per le nostre comunità.
I Comuni da decenni vivono situazioni di grandi difficoltà a causa della sempre più crescente esiguità di personale di ruolo ed è per questo che non possiamo e non dobbiamo rinunciare alle professionalità che i tirocinanti esprimono.
Chiediamo a gran voce alle istituzioni regionali e nazionali di trovare nell’immediato una soluzione che sia quanto più definitiva possibile, che ponga rimedio ad anni di precariato sottopagato e dia dignità al loro lavoro, al loro impegno ed al loro, ormai, insostituibile ruolo nei nostri Comuni.
Abbiamo appreso della riammissione degli emendamenti presentati dagli onorevoli, Francesco Cannizzaro e Roberto Occhiuto e ciò comporterà la ripresa del dibattito parlamentare intorno alla vicenda di lavoratori che chiedono solo di poter lavorare onestamente e con dignità.
Ai due parlamentari ed a tutta la deputazione calabrese, senza distinzione di parte politica, chiediamo quindi, di lottare per i diritti di questi padri e madri di famiglia.
Noi Siamo con Voi e non vi abbandoneremo mai”.
Dopo Sellia, ecco Sersale: il sostegno ai tirocinanti calabresi è trasversale a tutte le amministrazioni, a prescindere da orientamento ideologico e politico.
di Enzo Bubbo