Piace sempre di più il muro degli hashtag, opera ideata dall’Amministrazione comunale di Sellia per unire tradizioni e innovazioni per mezzo della sicurezza. In altre parole: un’ opera utile ai residenti e anche ai turisti come monito per valorizzare risorse naturali e anche umane. Eloquente le riflessioni dell’avvocato Felice Foresta.
Ha scritto sui social:
«Nel borgo di Sellia c’è un muro. È bello e originale. Non divide e non separa. Sorride e accoglie invece. Coltiva i sogni e culla le parole. Chi arriva ne legge una per scrivere poesie e favole. Ci trovi tutto. La natura, la tradizione, e pure l’avventura. Qualcuno ha voluto ricordare, però, un dovere. Il primo di chi vive è non morire. Non spegnere la luce. Perché un paese è la preghiera di chi parte. E la speranza di chi torna. Un paese è il disegno di una stella, e di un colore. Dove ogni cosa resta dentro. Un volto, un orto, una fontana. Un paese è una ruga e un’anima. Dove dorme un vecchio che vince i giorni, gli anni e ogni dolore. Perché in un paese s’insegna ancora il senso dell’amore».
Sellia cura l’etica collettiva, associando parole poco improvvisate agli spazi comuni.
di Enzo Bubbo