
Una tappa che il turista non può mancare di percorrere in Calabria – fa sapere il Rotary Club di Catanzato in un comunicato – in questa estate, alla riscoperta dei nostri territori, è sicuramente il Museo meridionale della Lambretta, “nonno” degli scooter moderni, nato sul finire della seconda guerra mondiale, prima della mitica Vespa.
Il luogo della memoria degli storici esemplari motorizzati a due ruote, si trova a Sellia Marina, in provincia di Catanzaro, in località Feudo De Seta, sulla SS106.
L’idea di trasformare una collezione privata nata sul finire degli anni ’70 con l’intento di illustrare la bellezza di questo leggero mezzo di trasporto, è stata del parroco di Soveria Simeri don Andrea Bruno che, con una passione senza eguali, ha raccolto nel suo museo moltissimi esemplari di Lambretta, autentici capolavori del motociclismo italiano.
Per celebrare questa passione che ha permesso a tanti curiosi visitatori di conoscere uno dei tanti tasselli del famoso boom economico post bellico italiano – prosegue la nota – il Rotary Club Catanzaro, presieduto dal dottor Pasquale Placida, sabato scorso ha fatto visita in delegazione a don Andrea Bruno proprio nei locali del Museo meridionale della Lambretta, consegnandogli una targa commemorativa dell’evento, per suggellare la stima che viene riconosciuta al fondatore di questo museo.
La visita ha permesso ai numerosi soci del Rotary Club di Catanzaro di conoscere questi autentici tesori, conservati scrupolosamente da don Andrea e da tutti coloro che hanno sposato questo importante progetto culturale.
Anche don Andrea, per celebrare degnamente l’evento e ringraziare il Rotary Club di Catanzaro della visita istituzionale – conclude il comunicato – , ha donato due targhe commemorative, una al sodalizio e l’altra al presidente Placida. In occasione di questo piacevole incontro e della numerosa presenza di soci, il museo ha offerto un aperitivo con prodotti locali, che ha gradevolmente concluso una piacevole quanto istruttiva esperienza conviviale.