Se la fine è sempre il principio di qualcosa, nella inedita diatriba tra Sellia e la Vodafone c’è una cosa e anche l’altra: la fine del dialogo tra le parti, l’inizio della lotta solo all’apparenza impari. Non accenna a placarsi l’invettiva dell’Amministrazione comunale di Sellia contro l’operatore di telefonia fissa e mobile Vodafone. Casus belli: l’uso di un lembo di territorio comunale senza pagare, a detta del Comune del catanzarese, l’affitto da parte della multinazionale con sede a Londra. Rispetto alla presa di posizione di qualche mese fa nulla è cambiato: nel novembre 2019 il sindaco Davide Zicchinella ha emanato un provvedimento con il quale intima alla società di telefonia di lasciare il terreno “illegittimamente occupato” entro trenta giorni. Diversi i capi di imputazione.
«La società in questione – chiosa il giovane sindaco e Consigliere provinciale – da due anni non versa al Comune di Sellia i canoni di locazione di immobile a uso non abitativo concordati (il contratto è stato stipulato il 20 settembre 2016)» ma «dopo varie interlocuzioni per le vie breve e richieste inoltrate via pec, non è stata fornita all’Ente la documentazione necessaria a provare l’avvenuta registrazione del contratto. Registrazione che – secondo l’articolo 9 del contratto – doveva essere registrato dalla ‘conduttrice’ a spese suddivise al 50 per cento come per legge. Non solo i trenta giorni sono scaduti invano, ma da verifiche effettuate all’Agenzia delle Entrate il suddetto contratto non risulta registrato: la mancata registrazione del contratto comporta la nullità dello stesso e di conseguenza Vodafone Italia Spa occupa illegittimamente la porzione di terreno oggetto del contratto».
«Dopo il mancato sgombero – continua Zicchinella – la Vodafone ci scrive prima spiegandoci che il contratto in questione era stato ceduto ad un’altra società e con una seconda mail via pec che il contratto era stato registrato e quindi, ci minacciavano dal prendere qualunque iniziativa perché loro erano comunque nella legalità. Dopo le festività natalizie siamo tornati alle Agenzie delle Entrate per capire se il contratto in questione fosse stato o meno registrato, e abbiamo scoperto che la registrazione è avvenuta il 10 gennaio 2020, a distanza di quasi quattro anni e quindi con una grossa malafede da parte della Vodafone». In sostanza, la società di telefonia si sarebbe affrettata a registrare il contratto dopo aver accertato della ‘scoperta’ dell’inadempienza da parte del Comune di Sellia.” La rabbia dell’Amministrazione guidata da Zicchinella non si placa qui: «Una Multinazionale lucra su una comunità di poche anime senza pagare un canone irrisorio ai danni di un piccolo comune a cui sta recando un danno, perché per noi 12 mila euro sono linfa vitale».
Il Comune ha già dato mandato al proprio legale, l’avvocato Benito Apollo, di procedere alle procedure di sfratto per morosità: la Vodafone ha 15 giorni di tempo per pagare i canoni prima della registrazione per occupazione del terreno e dell’ultimo mese per inadempienza contrattuale. «Non si può mantenere l’antenna senza pagare il canone – conclude Zicchinella – procederemo con lo sfratto, del resto non stiamo parlando di agire su una povera famiglia di indigenti». Davide contro Golia, parte seconda. Dove Davide è il nome del sindaco di Sellia che assieme alla propria amministrazione comunale sta sfidando un colosso della telefonia: sembra la trama di un film, è la realtà.
Enzo Bubbo