di Giuseppe Bonadio –
Sulle orme del poeta, alla riscoperta delle origini, delle storie, del territorio, del nostro vissuto. Ci siamo dati appuntamento, noi soci dell’associazione culturale “Felice Mastroianni”, in una domenica uggiosa, davanti all’ex edificio scolastico “Maggiore Perri” di Platania, ora sede del Parco Culturale Letterario “Felice Mastroianni”, per la prima visita ufficiale dopo l’inaugurazione.
Curiosità, voglia di verificare lo “stato dell’arte”, di capire le potenzialità di quello che anche l’associazione aveva contribuito a costruire; rendere il giusto riconoscimento a quanto l’amministrazione comunale e la Pro Loco di Platania, ente affidatario del Parco, avevano fatto per dotare il paese ed il territorio di uno strumento qualificato in grado di dare un serio contributo allo sviluppo.
Ma appena entrati l’emozione ci ha presi. C’è, ancora, la campanella che segnava le ore dell’attività scolastica. L’abbiamo fatta suonare.
Ed allora il corridoio si è riempito di voci di tanti bimbi; si sono materializzati nella nostra mente il maestro seduto intorno al braciere, unico strumento di riscaldamento, con la bacchetta in mano, pronto a “bacchettarci” se non riconoscevamo le città più importanti della Grecia; i banchi di legno col calamaio, i volti dei compagni di scuola, molti emigrati, i giochi nel cortile, il doposcuola e le nostre prime prove d’artista, l’allegro vociare nel refettorio, il pranzo preparato nella cucina, il “formaggio giallo del piano Marshall”.
Tra tutti quei bimbi anche Antonio Butera, presidente dell’associazione e Mirella Scuro, segretaria ed anche Serenella Mastroianni, presidente e animatrice dell’associazione, tenace sostenitrice del Parco che, purtroppo, non ha visto realizzato perché ci ha lasciati prematuramente.
L’edificio era, i nostri ricordi si riferiscono agli anni dal 1955 al 1960, molto funzionale e forse all’avanguardia, ancora oggi forse valido esempio di riferimento; certo, in una struttura che aveva tutti i servizi, ha ospitato una prima sperimentazione di scuola a “tempo pieno” con una serie di attività integrative: era la scuola del dopoguerra che doveva aiutare a ricostruire la società, sostituendosi spesso a figure che non c’erano e superando grossi problemi economici e sociali.
Ma dopo l’amarcord, torniamo al motivo della nostra visita. Accolti, con estrema cortesia e simpatia, dal sindaco Michele Rizzo e dal presidente della Pro Loco, Paolo Nicolazzo, nella sala conferenze dedicata a Serenella Mastroianni, abbiamo poi visitato i locali, che ci sono stati illustrati dai ragazzi volontari della Pro Loco.
Una sala accoglie la biblioteca comunale, messa a posto dai volontari e che sarà presto inaugurata ed aperta al pubblico, utile strumento per ricerche ed approfondimenti; un’altra la mediateca regionale delle Pro Loco calabresi con tanti prodotti realizzati per illustrare storie, tradizioni, luoghi del patrimonio culturale, paesaggistico dei piccoli comuni della nostra regione; in un’altra sala è stata allestita una raccolta di testimonianze che illustrano la vita e le opere del poeta Felice Mastroianni, a cui è stato intestato il Parco; un enorme schermo a tutta parete di 9 metri ci accoglie nella sala multimediale, proiettata verso il futuro con strumenti tecnologici all’avanguardia e ci consente un viaggio surreale e pieno di sensazioni, in uno scenario virtuale, tra fantastico e reale, ambientato tra le bellezze del Reventino, alla ricerca delle fate e dei luoghi suggestivi anche dei paesi vicini.
Intanto, nella sala a fianco, ritroviamo le cose del passato, il braciere, i salaturi, ‘a lincella, e tutti gli strumenti di quotidiano uso domestico; in un’altra sala multimediale i ragazzi potranno fare le loro ricerche, qui ai visitatori due monitor digitali offrono la visione di immagini del territorio e della storia del poeta; nel corridoio a piano terra un totem multimediale riassume le offerte ed i servizi del Parco ed indica i percorsi consigliati.
Una struttura importante, che integra percorsi poetici e naturalistici, storia e tradizioni, cultura e civiltà, testi, immagini, suoni e filmati e che si sviluppa anche al di fuori dell’edificio, nelle strade del paese dove sono stati sistemati pannelli in ceramica che invitano a seguire degli itinerari definiti e che consentono al visitatore di tuffarsi in una vasta raccolta di notizie che guidano alla conoscenza del paese e del percorso poetico del poeta, che, per le sue liriche in neo greco, fu premiato dai poeti greci ad Atene.
Una App-guida, disponibile gratuitamente su Google Play e App Store, permette di esplorare il territorio del comune in tutta libertà, direttamente dal proprio smartphone o tablet, andando alla scoperta di luoghi, storie, personaggi del passato, fotografie di una Platania persa nei ricordi e, naturalmente, poesie di Felice Mastroianni.
Una mattinata interessante, arricchita, anche, dalla visita al Museo Micologico e delle scienze naturali situato nel centro del paese, affidato alla gestione del Gruppo Micologico “Reventino” di Platania, composto da diverse sale espositive, dove si trovano bacheche, che, attraverso la riproduzione in scala di centinaia di specie di funghi, raffigurati nel loro habitat naturale, descritti attraverso schede scientifiche, consente di approfondire la conoscenza del mondo dei funghi e di scoprire tante cose interessanti ed utili.
La giornata ha avuto il suo epilogo dopo un simpatico momento recitativo e musicale in cui i soci si sono cimentati nella lettura di poesie del Mastroianni e di poeti del territorio, quali Butera e Pane.
Agli amici del Reventino un caldo invito a visitare il Parco ed il Museo per un arricchimento non solo culturale.
di Giuseppe Bonadio