Trent’anni dalla morte di Giovanni Falcone: la scuola di Petronà non dimentica quanto accaduto il 23 maggio 1992. Ricordare, ma anche sensibilizzare, formare e coinvolgere. È con questi propositi che l’Istituto comprensivo “Corrado Alvaro”, dirigente Isabella Marchio, ha promosso, dal 23 al 27 maggio, la settimana della legalità. L’idea di fondo è quella di stigmatizzare senza perifrasi il disvalore della criminalità organizzata.
Non solo a Petronà, ma anche ad Andali e Cerva: nelle scuole di tutt’e tre i paesi sono previsti diversi momenti di riflessione e di azione sul valore imprescindibile della legalità. Non ci si limiterà alle sole parole. In agenda: le scale tematiche della legalità, un’estemporanea di pittura su lenzuola; visione di cartoni animati e documentari; creazione in ogni scuola dell’albero di Falcone su cui apporre post-it, uno slogan, un messaggio. Non è finita qui perché ogni classe metterà nero su bianco una lettera di vicinanza per il procuratore Nicola Gratteri, solidarietà come risposta alla denuncia di un piano della ‘ndrangheta per uccidere il magistrato calabrese.
La prolusione della manifestazione si avrà alle ore 17,58 di lunedì 23 maggio 2022 in via Giovanni Falcone a Petronà: data e luoghi non sono affatto casuali. Significativa anche un’iniziativa ad Andali dove, di concerto con l’Amministrazione comunale e il primo cittadino Piero Peta, verrà piantumato l’albero di Giovanni Falcone, una talea donata dai Carabinieri della Biodiversità di Catanzaro.
Negli anni scorsi, l’Istituto comprensivo di Petronà ha fatto educazione alla legalità con, tra gli altri, relatori come don Luigi Ciotti, lo stesso Nicola Gratteri, don Giacomo Panizza, Maria Falcone, gli amici di Peppino Impastato e Salvatore Borsellino.
In queste latitudini, la parola prevenzione è una delle più usate nelle aule scolastiche.
Enzo Bubbo