Continuano i disagi negli accessi agli uffici postali del paese presilano.
Il problema arcinoto: il personale è insufficiente e per i cittadini diventa sempre più ardua la possibilità di fruizione dei servizi essenziali di Poste.
Gli utenti sono qui sempre numerosi con fruitori anche da Andali e Cerva, mentre l’addetto allo sportello è sempre e soltanto uno. Tradotto: sempre lunghe file e snervanti attese.
Così è quasi tutti i giorni, ma la problematica si accentua in modo esponenziale la prima decade di ogni mese, in concomitanza con il pagamento delle pensioni.

Nella sede di Poste italiane di via Nazionale sono sempre stati due gli sportelli, ma, da più di un anno, solo uno è operativo, mentre il secondo è stato annullato da un laconico cartello su cui campeggia la scritta “chiuso”.
Anche fare semplici operazioni come pagare una bolletta e fare un versamento postulano tempi lunghissimi.
L’istanza per aggiungere una seconda unità è stata inoltrata sia ai responsabili degli uffici regionali sia a quelli nazionali di Poste italiane: tutti sanno, nessuno fa.
Non brilla per celerità l’ufficio postale di Petronà: un eufemismo che ben si addice a sintetizzare un disservizio che toglie tempo e opportunità alla comunità petronese.
Enzo Bubbo