‘Rete di impresa e filiera del nocciolo’ sono le due indicazioni emerse nel corso dei lavori dell’incontro dal titolo “Agricoltura è vita” incentrato sulle prospettive di sviluppo della Sila Piccola tenutosi a Panettieri presso la sala consiliare e promosso dall’amministrazione comunale e dalla CIA (Confederazione italiana agricoltori).
Due aspetti, due temi di indirizzo agricolo e commerciale che sono stati di gradimento e suscitato grande interesse, attenzione e apprezzamento nella platea di imprenditori agricoli della Presila presenti numerosi al dibattito.
Sono intervenuti il sindaco Salvatore Parrotta, Franco Belmonte, direttore regionale Cia, Giovanni Audino, “Presentazione rete di impresa, Distretto rurale produttivo”, Domenico Umberto Mazza presidente comitato “La strada che non ce”, Davide Vena, direttore Cia Calabria Nord, Luigi Provenzano, presidente Gal Savuto Tirreno Serre, e Luca Pignataro, presidente Cia Calabria Nord.
Parrotta ritiene positività l’iniziativa della Cia che prospetta opportunità di lavoro e sottolinea che a Panettieri grazie alla scelta di alcuni giovani c’è la riscoperta dell’attività agricola. Il direttore della Cia Belmonte, conscio dell’abbandono dei territori e quindi dell’attività agricola, ritiene necessario mettere in campo misure per evitare lo spopolamento. Ricordato l’impegno della Cia, auspica e sollecita di guardare con più attenzione all’agricoltura e afferma “Noi siamo una Regione che possiamo vivere soltanto di turismo e agricoltura”. Sottolinea l’importanza dell’associazionismo tra le aziende e il ruolo del Gal per non disperdere quel poco che c’è. Poi accenna al progetto Nocciolo che, Cia e agli altri partner (Ferrero) per puntare a un nuovo modello di filiera tecnica e organizzativa del comparto agricolo come quello della Presila vocato alla coltura.
Per Audino, in presenza di un mercato sempre più globalizzato, gli imprenditori devono fare delle scelte e trovare soluzioni ai loro problemi, altrimenti è la fine dell’azienda. Visto che è impossibile agire da singoli, per Aduino è necessario fare Rete, cioè mettere insieme le eccellenze del territorio per trasformare la criticità dell’essere piccoli in una opportunità di valorizzazione della qualità dei prodotti. Le Reti di imprese sono uno strumento utile per le aziende che vogliono avere maggiore forza sul mercato senza doversi necessariamente fondere. La nuova agricoltura secondo Audino, è un mix di tecnologia e qualità in panorama di lavoro e sviluppo economico che attira sempre più giovani.
Il presidente Provenzano, oltre condividere quanto emerso nel corso dell’incontro, sottolinea l’importanza di tutelare le produzioni tipiche e i marchi del territorio e invita gli imprenditori a sfruttare al meglio le opportunità offerte dai bandi misure. Unanime la richiesta degli imprenditori“tutela, promozione e crescita delle peculiarità del territorio”.
Mazza ha ribadito ancora una volta a chiare lettere <<su questo territorio non potrà mai esserci sviluppo socio-economico, se ancora, nonostante i nostri appelli e dimostrazioni in tutte le sedi, ci troviamo con una viabilità obsoleta e precaria che limita la circolazione e rende difficile, specie d’inverno spostamenti per raggiungere i due maggiori centri Cosenza, Catanzaro e l’aeroporto ed altro>>. Aggiunge che nonostante la spesa di 100 milioni di euro dopo circa 40 anni la strada“Coraci-Marcellinara” ancora non c’è. E pensare, spiega Mazza con molta amarezza, che avrebbe dovuto dare l’input al terrario e condurre i Comuni fuori dall’isolamento. Soddisfatti dell’incontro si sono dichiarati Vena e Pignataro che hanno anche sottolineato il ruolo della Cia a favore dell’agricoltura e degli imprenditori. Il direttore del Gal, Aceti ha accennato alle misure in atto cui gli imprenditori possono accedere e infine gli interventi della platea hanno fatto calare il sipario su un incontro al quanto positivo e stimolante per il territorio.