Venerdì 12 maggio 2023, alle ore 16.00, presso la Sede CGIL di Decollatura, si è svolta un’Assemblea per ragionare sulle condizioni dei lavoratori, dei pensionati, dei cittadini in generale, dei giovani e dei disoccupati.
L’Assemblea di Decollatura è una delle tante organizzate dai Sindacati confederali CGIL-CISL-UIL in preparazione della manifestazione che si svolgerà a Napoli giorno 20 c.m. alle ore 10.30.
Nella Sede di Decollatura sono stati presenti numerosi cittadini, uomini e donne.
Sono stati partecipi tre componenti della Segreteria SPI-CGIL dell’Area Vasta (CZ-VV-KR) di recente elezione: Iacovino Nicodemo, Laura Decaria e Muscia Giuliana, che è la responsabile delle Camere del Lavoro di Decollatura, di S. Pietro Apostolo e di Platania.
Angelo Falbo, in qualità di Responsabile della “Lega SPI-CGIL del Reventino” ha avviato l’incontro dando notizia della nomina a componente della Segreteria SPI di Giuliana Muscia e presentando gli altri due componenti della Segreteria SPI, Iacovino e Decaria, provenienti dal crotonese. Ha proseguito con una relazione a braccio delineando le problematiche da affrontare sul piano nazionale, regionale e di zona, inquadrate nello scenario di guerra persistente e crisi globali del clima e di conflittualità diffuse. Ha richiamato l’attenzione sulle posizioni antisindacali del governo, dai comportamenti alle scelte fiscali. Ha sottolineato la pericolosità dell’inedita esperienza di trovarsi con un Governo guidato dalla Destra di radicamento fascista da contrastare con determinazione. Concludendo con specifici riferimenti alle condizioni di vita nella nostra zona interna. Citando i ritardi sull’utilizzo dei fondi della Politiche di inclusione (circa14 milioni). Ha indicato la necessità di un impegno diretto della Lega a sollecitare le Amministrazioni locali sulle problematiche socioassistenziali. C’è bisogno di registrare puntualmente i casi per la costituzione di una Banca dati (disagi e bisogni sociosanitari presenti numericamente in ogni Comune). Serve per poter elaborare un puntuale programma di interventi nel prossimo Piano di Zona, rispondente ai bisogni reali. C’è già oggi la disponibilità cospicua di oltre 2 milioni nel Piano di Zona 21-23. Non sono sufficienti. Bisogna verificarne l’utilizzo, capirne la rispondenza e calibrare al meglio il prossimo programma del nuovo P. d.Z.
Di seguito ha parlato Giuliana Muscia per ringraziare i partecipanti, per sottolineare l’importanza dell’incontro, per ringraziare la presenza degli altri due componenti la Segreteria dello SPI Area Vasta (CZ-VV-KR) Ha concluso sottolineando l’ urgenza e l’importanza della mobilitazione sindacale di fronte alle scelte d’impoverimento delle fasce più deboli della popolazione fatte dal Governo.
La relazione ampia e con toni appassionali è stata tenuta da Nicodemo Iacovino.
Egli ha esposto una serie di considerazioni sulle difficoltà presenti nella vita reale delle Persone , al contrario di quanto viene raccontato, inquadrate in uno scenario nazionale che presenta il fatto nuovo di trovarci con un Governo di destra-centro. Ha subito precisato che per il Sindacato non conta il colore del Governo, ma conta quel che fa.
E quel che sta facendo è caratterizzato da politiche e comportamenti di “destra, che sicuramente aggraveranno le diseguaglianze sociali e territoriali,
Perché tendono a scelte di protezione degli arricchimenti, dal punto di vista delle agevolazioni, da un totale affievolimento delle misure di contrasto agli evasori, come l’innalzamento del tetto del denaro circolante, e della pretesa approvazione delle Flat Tax; cioè di applicare una tassazione con un unico livello, tanto per i lavoratori, i pensionati e i milionari e miliardari. Un proposito contrario alla Costituzione che chiede la progressività; Vuol dire che Chi più possiede più deve pagare.
Quel che il Governo vuole fare con la proposta di Riforma fiscale è contrario anche al buon senso, oltre che al principio di giustizia sociale distributiva.
Ne deriverebbe un taglio delle entrate e conseguentemente una riduzione dei servizi collettivi, dalla Sanità, alla Scuola, ai Trasporti, all’Assistenza.
Lunghe e approfondite considerazioni Iacovino ha esposto sullo stato di inefficienza del sistema sanitario. Ha ricordato gli affanni di ciascuno per le lunghe liste di attesa, i viaggi di tanti calabresi per cercare soluzioni ai propri problemi di salute negli Ospedali del Centro Nord. Le carenze di Medici e di Infermieri, la completa insufficienza dell’operato del Presidente Occhiuto, che, da quando ricopre anche le funzioni di Commissario, a parte qualche intervento di clamore come il contratto con i Medici cubani, sta via via spostando le risorse verso la Sanità privata, indebolendo ancor di più quella pubblica: foraggia raggruppamenti aziendalistici privati che nella Sanità, nel bisogno di Salute dei Cittadini, accrescono profitti speculativi immensi. Spesso esenti pure da corrispondenti tassazioni.
A tali scelte il Governo aggiunge il proposito di sconvolgere la struttura istituzionale del Paese, volendo modificare la Costituzione per avere una forma di Presidenzialismo, mentre per ricatto della Lega si prepara il varo dell’Autonomia differenziata, che significherà il dissolvimento dello Stato Unitario, con la nascita di una ventina di staterelli. Ciò anche in presenza di una debolezza politica dei Partiti significherebbe un rischio per lo stesso sistema democratico.
Nella Sanità, purtroppo, ad oggi le azioni, le proteste, le denunce e le lotte del Sindacato non sono riuscite ad invertire la direzione delle inefficienze e del malcostume annidatosi nel sistema sanitario. Tutto aggravato dalla mancanza di personale professionalizzato, che si tarda a reclutare. Passando a ragionare sul sistema pensionistico, e su quanto sta accadendo, viene indicata la beffa del Governo. Le misure messe in atto, nel dare da una parte pochi spiccioli ad alcuni strati di Pensionati, dall’altra li tiene esposti alla forte speculazione inflazionistica in particolare sui generi alimentari che fa perdere di netto il potere d’acquisto della pensione incassata. Mentre la perequazione delle pensioni al costo della vita è tardiva, ridotta e insufficiente a tenere il passo dell’inflazione. Al contempo i dati riferiscono che 3 quarti di pensionati non arrivano a superare i mille euro, e un quarto non raggiunge le 500.
Anche per i Giovani il Governo decide politiche sbagliate.
Estendendo l’uso dei voucher e delle assunzioni a tempo determinato il Governo sta preparando alle future generazioni condizioni di povertà. Centinaia di migliaia di Giovani senza sicurezza occupazionale saranno condannati alla precarietà, senza la possibilità di decidere niente per il proprio futuro. Niente stipendio sicuro. Niente mutuo. Niente casa. Niente matrimonio. E se sposati, o più diffusamente in convivenza, niente figli. Altro che le ciarle e la propaganda governativa lanciate dal palco della cosiddetta adunata degli Stati generali della Natalità.
Ascoltata la relazione, seguono alcuni interventi.
Antonio Gigliotti, affermando la sua lunga militanza fin dall’esperienza torinese di operaio, ha espresso una giusta considerazione sulle conseguenze negative dell’abolizione della scala mobile. Tanto che dopo quella abolizione “gli operai non sono più riusciti a difendere i propri salari” erosi dalle continue ondate inflazionistiche.
Gaspare Molinaro ha indicato la necessità di incontrare i Sindaci, invitandoli ad interessarsi uniti dei problemi presenti nella nostra zona.
Fazio Rosa, dichiarandosi in grande disagio perché ha un marito allettato e nessuno aiuto, implora di essere aiutata e informata su cosa può fare.
A Lei Iacovino risponde subito invitandola a farsi seguire dapprima dal suo Medico che deve rilasciare il certificato per avviare le procedure di assistenza.
Claudio olpe interviene dicendo che può recarsi anche all’UCCP di Decollatura per cominciare ad avere qualche forma di assistenza domiciliare.
Tutto quanto ascoltato in termini di bisogni della gente e quanto sta avvenendo con le scelte contrarie del Governo, richiede al Sindacato un’intensa mobilitazione. Bisogna dare risposta ai bisogni dei Giovani e degli Anziani, Tra l’altro da una parte i Giovani restano senza speranza nei Loro Paesi e se ne vanno. Gli Anziani restano soli e nel bisogno di cure finisce che se ne vanno dove i figli si sono stabiliti. Per cui i Paesi, come Decollatura, ma vale per tutti quelli interni, restano spopolati e con sempre meno servizi. Mancano le Persone, si chiudono gli Uffici postali, già i Medici mancano numericamente, si chiudono le Farmacie e le Guardie mediche, vengono a mancare gli alunni e si chiudono le Scuole. Che ci si sta a fare?
Qui ancora no. In altre realtà i Pensionati, che insieme i lavoratori a reddito fisso , sono quelli che sicuramente pagano le tasse che dimezzano pensioni e buste paga, di fronte ai troppi evasori, mai puniti, ma sempre condonati, stanno emigrando negli Stati dove possono percepire l’importo pensionistico senza trattenute.
Bisogna contrastare i comportamenti e le scelte politiche del governo.
Già si sono svolte due manifestazioni molto partecipate a Bologna e a Milano, per le Regioni del Centro e del Nord.
Ora dobbiamo mobilitarci per far sentire da Napoli la voce delle popolazioni del Sud.
L’incontro si conclude con quest’appello e i saluti augurali per una prossima riunione.