Dall’inizio della pandemia di covid 19, il mondo della scuola ha conosciuto un mondo e un modo relativamente nuovo di fare scuola. Certamente non totalmente ignoto, visto che, soprattutto negli ultimi anni, la didattica aveva già sperimentato forme digitali di insegnamento, ma dallo scorso marzo la didattca a distanza (la cosiddetta DaD) e la didattica integrata (DID) sono entrate nel vocabolario comune di docenti e soprattutto genitori che hanno scoperto un vero e proprio universo, non sempre semplice da esplorare.
Proprio per venire incontro alle esigenze dei tempi e per far si che certi strumenti didattici non siano d’impaccio, ma una risorsa reale per maestri, professori e alunni, venerdì scorso si è tenuta, con grande successo, la prima assemblea della Rete Nazionale Scuole Smart, naturalmente e rigorosamente on line.
La Rete, come ben spiegato durante l’incontro cui hanno preso parte scuole da tutta Italia, dal dirigente della scuola capofila, il Liceo classico ‘Telesio’ di Cosenza, Antonio Iaconianni, si propone come principale obiettivo quello di spiegare e far comprendere l’importanza non solo di DaD e DID, ma dello smart working nel mondo dell’istruzione; condividere con le scuole della Rete obiettivi e strategie; sviluppare un portale; realizzare un vero e proprio Osservatorio della Scuola Smart per raccogliere info e monitoraggio: promuovere laboratori di ricerca e formazione; promuovere e pubblicizzare buone pratiche.
Perfettamente in linea con i nuovi orizzonti che si aprono davanti alla scuola di oggi e, soprattutto di domani, proiettata nel mondo smart, è l’Istituto omnicomprensivo di Scigliano, in provincia di Cosenza, che, grazie alla lungimiranza della dirigente, Fiorangela D’Ippolito, ha aderito all’iniziativa e farà parte della Rete.

“L’adesione dell’Istituto omnicomprensivo di Scigliano – afferma la preside, che ilReventino.it ha interpellato per un breve commento a questa buona notizia – alla rete a livello nazionale, proposta e voluta fortemente dal dirigente del liceo Telesio di Cosenza Antonio Iaconianni, è stata vissuta personalmente con molto entusiasmo. Infatti l’intento della partecipazione alla rete scuole smart è quello di sfruttare il lato positivo di quanto ci ha insegnato il lavoro e la didattica a distanza, al fine di migliorare il lavoro nella scuola, di introdurre in modo sapiente le tecnologie, di consentire agli alunni di vivere la modernità dell’apprendimento, di permettere anche alle famiglie di superare gli ostacoli spazio-temporali per l’incontro con la scuola. In particolare, poi, – conclude la dirigente scolastica – fare parte di una rete che oggi conta circa 30 istituti, dalla Sicilia al Piemonte, significa superare le barriere territoriali e uscire dall’etichetta di “area interna”, perchè attraverso la tecnologia possiamo sentirci tutti più vicini”.