Come ogni anno, la domenica mattina dello Sciabaca Festival è dedicata all’artigianato e, in particolare, al Lanificio Leo, azienda di punta non solo di Soveria Mannelli, ma dell’intera Calabria.
L’intervista al CEO Emilio Leo
Quest’anno, per la decima edizione, il padrone di Casa, Emilio Leo, ha concordato con la Rubbettino editore, promotrice dell’importante evento, un tema davvero interessante e d’attualità, giocando, come al solito in modo raffinato e incisivo, con le parole. Il talk andato in scena presso i locali del lanificio, proprio dove sono posizionate le storiche macchine che hanno fatto grande l’azienda all’inizio della sua attività, si intitolava, infatti, “Intelligenza artigianale”, in evidente contrapposizione alla dilagante intelligenza artificiale, ormai invasiva in tutti i settori.
E proprio il CEO del Lanificio Leo ha voluto sottolineare come “abitare in montagna non possa essere un hobby, ma un impegno serio non da figuranti, ma da abitanti veri”.
E lo stesso Leo ha introdotto l’argomento aggiungendo che “è necessario circondarsi di «intelligenze» che diano un input decisivo nella crescita e nello sviluppo dell’economia e del lavoro”.
L’intervista al prof. Nicola Perullo
In dialogo Angela Sposato, critica enogastronomica e il prof. Nicola Perullo, docente di estetica, accademico italiano e attualmente Magnifico Rettore a scienze gastronomiche a Pollenzo.
La mattinata si è conclusa con Matteo Gallello e il suo esperimento editoriale «Bromio» che parla del vino e non solo, in maniera non convenzionale. Una non convenzionalità ripresa anche da Emilio Leo, secondo il quale dovrebbe essere “soprattutto come Calabria, un assillo quotidiano per non finire nel precipizio”.
Nelle nostre interviste, contenute in questo breve articolo, Emilio Leo e Nicola Perullo spiegano l’essenza dell’evento.