Un nuovo orizzonte verso il quale la pittrice soveritana Rossana De Fazio ha deciso di rivolgere il suo sguardo è quello dell’arte sacra.

Ci sarà stata anche la recente complicità della “benedizione delle mani degli artisti e degli artigiani”, avvenuta il 24 giugno nella chiesa di San Giovanni Battista per volere di don Roberto Tomaino; fatto sta che Rossana De Fazio è stata quasi “folgorata” come Palo di Tarso sulla via di Damasco, ma nel suo caso sarebbe meglio dire semplicemente illuminata dalla scintilla di quella particolare forma d’arte che è l’arte sacra.
È nell’arte sacra che si sta quasi totalmente immergendo in questo periodo della sua vita artistica, forse anche grazie, com’era frequente ai tempi del nostro Rinascimento, a uno stimolo che le è pervenuto direttamente dalla Chiesa e in questo caso particolare dall’Arcipretura di Soveria Mannelli, vitalissima da sempre e attenta alla valorizzazione dei beni culturali, soprattutto da quando è guidata con grande impegno e intelligenza da don Roberto Tomaino.


Insomma, per tutte queste felici concause, una lunga serie di restauri e di opere originali, che arricchiranno i luoghi di culto della parrocchia, rappresenta in questo periodo l’occupazione più corposa per Rossana De Fazio, quest’artista poliedrica che spazia senza alcuno sforzo apparente dalla ritrattistica alla realizzazione di opere figurative dipinte con il suo stile inconfondibile a quella di preziose vetrate artistiche fino appunto al restauro.

Gli interventi di restauro si sono concentrati sull’altare di una cappella cimiteriale privata di Soveria Mannelli fatta costruire ai primi del Novecento dalla “Società agricola e operaia” e su quello della chiesa della frazione Colla. Il primo si trova in questa cappella storica, ristrutturata di recente nella sua interezza, ma che necessitava di attenzioni particolari per il suo prezioso altare. Mentre il secondo è quello che troneggia nell’abside della chiesa di Maria Santissima del Rosario di Colla.
Ma non finisce qui. All’artista è stato chiesto di realizzare anche delle opere originali su tela da installare rispettivamente nel santuario di Nostra Signora di Fatima a Soveria Mannelli e sempre nella chiesa di Colla.

I primi due dipinti, ormai quasi completati, rappresentano una sorta di “incontro/dialogo” tra san Francesco d’Assisi e santa Chiara, e troveranno posto sulle pareti ai lati dell’altare centrale, in una posizione di tutto rispetto che valorizzerà appieno le opere. Il terzo dipinto, di cui è stato già preparato il bozzetto, sarà dedicato alla Madonna del Rosario e andrà ad abbellire la volta della chiesa di Colla, a Lei intitolata, che al momento risulta tristemente bianca e priva di rappresentazioni sacre.
Complessivamente, si tratta per l’artista di un impegno intenso e intriso della voglia di far riemergere la bellezza momentaneamente offuscata di un passato da non dimenticare e, nello stesso tempo, di immettere nuova linfa e ridare forma alla spiritualità di figure fondamentali per la religione cattolica come la Madonna, san Francesco e la sua omologa al femminile santa Chiara.

Neanche a dirlo, l’opera di Rossana De Fazio è stata e sarà essenziale per proseguire un necessariamente lento e ponderato, ma davvero proficuo lavoro di valorizzare di tutto il patrimonio artistico e architettonico che fa parte dell’Arcipretura di Soveria Mannelli. Qualcuno ha detto che la bellezza salverà il mondo… Un mondo che in questi frangenti appare come davvero difficile da salvare. Ma se così è, se c’è anche solo una briciola di probabilità che ciò possa avvenire, siamo sicuri che Rossana De Fazio ci sta provando con tutte le sue forze.
Raffaele Cardamone