Partono dal centro della Calabria alcuni autocarri con prodotti alimentari e beni di prima necessità da trasportare in Kosovo e consegnare a famiglie bisognose.
Nel primo pomeriggio della giornata di venerdi 29 novembre 2024 presso la sede UNITALSI gruppo parrocchiale del Reventino di Soveria Mannelli, i Carabinieri del Reggimento MSU (Multinational Specialized Unit) di Pristina hanno caricato dei mezzi in dotazione per effettuare il trasporto.
L’attività svolta attraverso la raccolta di aiuti, che è stata promossa dall’UNITALSI – associazione cattolica dedicata al servizio degli ammalati ed al loro trasporto in pellegrinaggio presso santuari italiani ed internazionali – ha lo scopo di supportare fattivamente le famiglie più bisognose dello Stato balcanico del Kosovo.
L’iniziativa è stata supportata dalla locale Compagnia Carabinieri l’Aliquota Radiomobile che ha scortato gli autocarri, provenienti dai Balcani, fino al centro del Reventino. Durante la benedizione, don Roberto ha espresso parole di commozione: “Un grande plauso al gruppo Unitalsi locale e all’ Arma dei Carabinieri possiamo dare una piccola mano per strappare un sorriso a numerose famiglie bisognose. Grazie a tutti i cittadini di Soveria Mannelli e dei paesi limitrofi, che con grande solidarietà hanno contribuito a rendere le festività Natalizie più belle per le popolazioni più povere del Kosovo”.
“Milioni di bambini nel mondo – spiega Francesco Bonaddio responsabile del gruppo Unitalsi – sopravvivono in luoghi devastati da odio e povertà (come nei Balcani). Comunitá che lottano quotidianamente contro la malnutrizione, un’emergenza silente che rende bambini e anziani più vulnerabili alle malattie”.
Il responsabile del gruppo Unitalsi Francesco Bonaddio spiega che i progetti si traducono in sorrisi e strette di mano, in «Grazie!» e momenti di felicità che infondono coraggio a chi, giorno dopo giorno, combatte in silenzio la propria personalissima battaglia.
Gli occhi degli anziani riflettono un passato di storia, successi, sbagli, rivoluzioni e grandi cambiamenti. E sono occhi che, ancora oggi, guardano al futuro con coraggio e determinazione.
Donare per i poveri bambini e anziani è un gesto di amore di solidarietà.
“Lo ripetiamo spesso: donare per i poveri è un gesto di amore, di altruismo e di sensibilità. Riempie il cuore e la mente. Assicura una prospettiva più rosea a chi, in questo momento, naviga in acque burrascose. Sono le piccole cose ad occupare nel cuore gli spazi più profondi. Come tesori nascosti, i piccoli gesti, le parole delicate, i gesti d’amore autentici, sono quelli – conclude Bonaddio – che ci porteremo dentro per sempre”.