Giuseppe Guzzo, 29 anni, originario di Cassano allo Ionio, porta con sé una grande passione per la musica e per il canto, coltivata sin da bambino. Da cinque anni fa parte della EMC Record di Elio Cozza.
È importante dare visibilità agli artisti emergenti del nostro territorio regionale: così l’ho raggiunto per una chiacchierata e, davanti a un buon caffè, gli ho posto qualche curiosità.

1) Quali sono le tue principali influenze musicali che hanno plasmato il tuo stile?
R: Ho sempre amato il genere neomelodico: il mio mito è Nino D’Angelo. Negli ultimi anni, però, mi sto avvicinando sempre più alla musica italiana in generale e sto cercando di costruire un mio profilo artistico personale. Non posso dire di avere influenze precise, ma posso affermare che molti artisti si ispirano a generi come il rock, il jazz, la musica classica o l’hip-hop. Credo che ogni musicista tragga linfa da esperienze personali, dalla propria cultura e dalle innovazioni che emergono nel panorama musicale contemporaneo.
2) Cosa cerchi di comunicare con le tue canzoni?
R: Le canzoni possono trasmettere un’ampia gamma di emozioni e messaggi. Spesso sono un modo per esprimere sentimenti personali, raccontare storie di vita, condividere esperienze universali o riflettere su temi sociali e culturali. È ciò che cerco sempre di fare anch’io, perché la musica ha il potere unico di connettere le persone e di veicolare messaggi che spesso è difficile esprimere a parole.
3) Mi parlavi di un progetto molto importante, che stai realizzando insieme a Marco Cozza, cantante noto in Calabria e ai nostri lettori. Puoi raccontarcelo meglio?
R: Ho avuto la fortuna di incontrare Marco Cozza, che conoscete bene, e sono felice che mi abbia scelto per un progetto speciale: un duetto dal titolo Non si può cambiare il mondo. Insieme all’associazione Atma Namastè di Rende, il ricavato del brano sarà destinato alla costruzione di una scuola di musica per i bambini a Panamo, in Colombia.
4) Qual è il tuo sogno nel cassetto? Cosa vedi per il futuro?
R: Il mio sogno nel cassetto è riuscire a far arrivare al cuore delle persone le stesse emozioni che io provo quando canto. Per me il canto funziona così: prima deve emozionare chi lo interpreta, e solo dopo chi lo ascolta. Se riesco in questo, allora posso dire di aver vinto tutto.
Per quanto riguarda il futuro, mi auguro che sia sempre ricco di musica, visto che ho molti progetti in cantiere, alcuni anche molto importanti.
Ad oggi ho inciso dieci brani disponibili su tutti i digital store; sono stato intervistato più volte, sia sui social che in radio, ad esempio su Radio Valentina e Radio Gladys. Qualche tempo fa, inoltre, sono stato scelto dall’Associazione Talassemici di Cosenza come testimonial a sostegno della ricerca sulla malattia. Recentemente, ho inciso anche un brano contro la violenza sulle donne, dal titolo Ali nel vento, scritto dall’autrice milanese Laura Mazzini, mixato e arrangiato dal maestro Elio Cozza presso EMC Record, e interpretato in duetto insieme all’artista milanese Daniela Bonaventura.
Auguriamo tanta fortuna a Giuseppe, sperando che possa realizzare tutti quelli che sono i suoi obiettivi e i suoi sogni.
Ernesto Mastroianni



























