Lucida, coraggiosa, innovativa e a tratti confidenziale, questo il modo che il prof. Angelo Falbo ha voluto affrontare l’argomento e riporta nel mondo delle bande partigiane proponendo la figura dell’ing. Antonio Tallarico le cui spoglie riposano nel cimitero di Carlopoli.
Un’analisi, un ricordo, una rievocazione di una persona che ha lottato per la libertà e delle quali, come tanta alte si sa pochissimo o quasi niente. Figure che si sono immolate per la libertà e la patria le cui gesta sono state sepolte come se il loro sacrificio fosse stato una cosa comune, senza valore e senza onore. Il prof. Falbo invece, fuori dal coro e armato di santa pazienza, passione e condivisione, attraverso il suo meticoloso lavoro durato anni di impegno e dedizione, prende per mano il lettore e lo conduce a conoscere la vita e le gesta del partigiano ing. Tallarico sepolto a Carlopoli.
Riflessioni, che si adattano perfettamente agli sviluppi storici 1943-45, un metodo di narrazione ed esposizione storica le cui vicende forniscono al lettore strumenti utili ad interpretare e capire bene gli eventi del periodo.
Un testo appassionante e coinvolgente scritto da una penna fine che ti cattura riportando il lettore anziano a rivivere momenti bellici che non si augurano a nessuno, ma che purtroppo la guerra con le sue dinamiche ripropone ancora oggi, vedi l’invasione russa dell’Ucraina e che investe le nuove generazioni.
Non possiamo che notare nel corso della lettura la “felicità della scelta e dell’agire dei partigiani” i fenomeni riportati in chiave attuale con terme diverso da partigiano li possiamo sicuramente accostare alla resistenza del popolo ucraino.
Una scelta di campo, quella del prof. Falbo, uomo di cultura, ma anche di vita, e di reazione ai fatti della storia, come conferma l’uscita del suo libro “Il Carro della Storia” che ha voluto testimoniare dopo tanti anni la decisione di centinaia di migliaia di uomini e donne di scendere in campo imbracciare un fucile in nome della difesa della libertà e democrazia. Insieme alle date, agli eventi militari, politici ed istituzionali, il prof. Falbo ha dato provo della sua lucidità e della sua bravura nel narrare la storia in particolare quella partigiana.
Concludo, nel pensare che il prof. Falbo ha scritto questo libro oltre a quanto esposto per «dovere, morale e civile, della memoria. Memoria degli eventi decisivi della nostra storia recente, che compongono l’identità della nostra Nazione da cui non si può prescindere per il futuro».
Il prof. ci rammenta e insegna che, oggi come allora, c’è bisogno di donne e uomini liberi e fieri che non chinino la testa di fronte a chi, con la violenza, con il terrorismo, con il fanatismo religioso, vorrebbe farci tornare a epoche oscure, imponendoci un destino di asservimento, di terrore e di odio.
Grazie prof. per l’opera consegnata ai posteri.