La giornata di giovedì scorso, 07 novembre, per le classi quarte degli istituti professionali Agrari dell’IIS “COSTANZO” ha segnato l’inizio dei lavori del Progetto di ampliamento dell’Offerta formativa “Dal seme al pane, passando per le vie dell’acqua”.
Per l’occasione le due classi si sono recate, accompagnate dalla Dirigente, Maria Francesca Amendola e dai docenti, presso il distretto territoriale dell’ARSAC di San Pietro lametino, al fine di ricevere in omaggio 4 differenti varietà di grani tradizionali, dopo un breve workshop interattivo in cui è stato raccontato il Progetto scolastico e si è discusso dell’importanza dell’agricoltura come cura del territorio.
Il Progetto “Dal seme al pane, passando per le vie dell’acqua”, infatti, si articola in diverse fasi da svolgersi durante l’arco dell’intero anno scolastico, come spiegato dalla docente Federica Aloisio, responsabile dello stesso che ha aggiunto: “coinvolgendo diversi partner come, l’ARSAC, la COLDIRETTI, L’Associazione culturale Amici dell’ANTICO MULINO DELLE FATE, Amministrazioni locali e stakeholder internazionali esso ha l’obiettivo di connettere la giovane comunità scolastica, di futuri agrotecnici, con il mondo del lavoro, ampliando il ventaglio di possibilità professionali che hanno a disposizione oltre ad offrire un esempio concreto di filiera corta e lenta”.
Il progetto offre, infatti, agli studenti l’opportunità di acquisire diverse competenze come quella di “Individuare e attuare processi di integrazione – ha spiegato ancora la Aloisio – di diverse tipologie di prodotti per la valorizzazione delle filiere agroalimentari e forestali, gestendo attività di promozione e marketing dei prodotti agricoli, agroindustriali, silvopastorali, dei servizi multifunzionali realizzando progetti per lo sviluppo rurale”. Processi possibili anche attraverso diverse metodologie operative come: PCTO, Laboratori, Team working e Problem solving. Le fasi operative prevedono, dopo aver ritirato le sementi presso l’ARSAC, la semina dei grani nei terreni delle aziende agrarie scolastiche ed il monitoraggio degli stessi durante tutte le fasi del loro ciclo fenologico.
Nelle fasi conclusive gli studenti avranno inoltre l’occasione di osservare diverse tecniche di mieti-trebbiatura (manuale e meccanica) e di confrontare i dati relativi alla produttività, con quelli già messi a disposizione dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria in uno studio sulle varietà tradizionali messe a dimora a Maierato nella zona del vibonese. Il processo produttivo si concluderà con la macina del raccolto presso l’ANTICO MULINO DELLE FATE, sito di interesse UNESCO e con funzionamento ad acqua dal 1800. L’ultima fase ha come obiettivo quella di promuovere, insieme ai Partners coinvolti, il prodotto trasformato, ovvero la farina, anche attraverso la realizzazione di un’etichetta che ne evidenzi la tracciabilità e le caratteristiche.