Nella Conferenza dei sindaci del Reventino, che comprende i comuni di Carlopoli, Conflenti, Decollatura, Martirano, Martirano Lombardo, Motta Santa Lucia, San Mango d’Aquino, Serrastretta e Soveria Mannelli, si è discusso dei problemi che recentemente stanno condizionando il pieno funzionamento del Pronto soccorso dell’ospedale che è al servizio di tutta quest’area territoriale.
Un ospedale che tutti ricordano come efficientissimo e gettonatissimo da parte di pazienti provenienti da tutta la regione, con dei reparti d’eccellenza come la Maternità (di cui si parlava su televisioni e riviste nazionali), ma che gli ultimi vent’anni di tagli indiscriminati alla sanità e poi di malagestione regionale, che ha portato a un commissariamento che ha aggravato i problemi invece che risolverli, hanno ridotto ai minimi termini.
Ma paradossalmente la struttura è adeguata e appare molto più curata ed efficiente di tanti altri ospedali che in regione appaiono intoccabili. Lo stesso Pronto soccorso, in particolare, è stato ristrutturato da poco ed è modernissimo. Cosa manca allora? Il personale. Medici e infermieri, che mandano avanti la baracca e di cui per la verità si lamenta una carenza anche a livello regionale e nazionale.
Ora, dopo i richiami a una maggiore attenzione da parte del Comitato pro ospedale del Reventino e la “strana” presa di posizione dell’Associazione regionale dei medici anestesisti che è arrivata a paventare un declassamento a Punto di primo intervento, i sindaci di tutta l’area hanno fatto sentire la loro voce, definendo irrinunciabile la presenza di un Pronto soccorso presso l’ospedale del Reventino, e affermando che questo va potenziato, con le figure specialistiche di supporto, e non certo declassato.
Raffaele Cardamone