Lunedì 1 giugno 2015, alle ore 21:00, presso l’Hotel Cardel di Decollatura, sarà proposta la rappresentazione teatrale “I due soli di Hiroshima”, per il testo di Corrado Plastino e la regia dello stesso Plastino assieme a Giuseppina Marasco e Gabriella Sirianni, tutti docenti dell’Istituto Comprensivo Rodari di Soveria Mannelli e Carlopoli, e con protagonisti i ragazzi e le ragazze delle scuole che ne fanno parte.
La prima scena si apre con una radio accesa che annuncia la conclusione della guerra in Vietnam e si chiude con un inquietante tic tac d’orologio. In mezzo, l’incontro del pilota che ha sganciato la bomba su Hiroshima con i fantasmi che lo vanno a trovare tutte le sere e che perpetuano il suo rimorso. << Se solo potessi far rivivere uno solo di voi. Se solo ognuno di noi, prima di sparare, immaginasse l’universo che c’è nell’essere a cui punta il fucile. Se solo pensasse per un secondo che cosa significa distruggere una vita. >> Dice a se stesso il soldato che, più o meno coscientemente, aveva scatenato una forza distruttrice senza eguali nella storia dell’Uomo, se non quella che colpì pochi giorni dopo Nagasaki.
Protagonista in negativo è la bomba, con gli effetti devastanti e prolungati nel tempo delle radiazioni, o “il coso”, come lo chiamano i bambini-fantasma di Hiroshima che quasi ironizzano sulla loro sorte nel dialogo immaginario con il pilota americano. Una ragazza gli dice: << L’aereo? Enola Gay l’hanno chiamato. Simpatico. Mi ha fuso un aereo con un bel nome. >> Mentre un’altra aggiunge: << Se è per questo anche il coso aveva un nome: little boy. Io sono stata bruciata da un ragazzino. >>
Ma il finale, com’è giusto che sia, è consolatorio e contribuisce, in modo lieve ma nel contempo profondo, a indurre una riflessione sull’inutilità della guerra e sull’abominio che deriva dall’uso di armi di distruzione di massa.
Così, dopo aver portato in scena, tra le altre cose, il disastro ferroviario della Fiumarella, la vita dell’editore Rubettino, la lotta dei partigiani contro il nazifascismo, alternando tematiche locali con altre di respiro universale, quest’anno, l’Istituto Comprensivo Rodari si è cimentato con il tema della guerra distruttiva per eccellenza, quella che ha fatto uso della bomba atomica.
Come da tradizione, con “I due soli di Hiroshima”, la scuola Rodari ha partecipato al Festival Teatro Scuola di Altomonte (giunto alla XVIII edizione), ma da quest’anno anche Festival regionale Teatro-scuola di Girifalco (alla III edizione).
In entrambe le manifestazioni, la rappresentazione teatrale ha riscosso un successo di pubblico che è andato oltre le aspettative, anche in considerazione della delicatezza del tema trattato, che l’autore, assieme ai co-registi, ha saputo affrontare con un estremo equilibrio tra i momenti di riflessione e quelli di distensione, e perfino di divertimento.
L’invito è dunque quello di tenere a mente la data dell’1 giugno prossimo, quando la rappresentazione sarà messa in scena nel nostro territorio, per parteciparvi numerosi, certamente predisposti al divertimento, visto che non mancano le battute coinvolgenti, ma anche disposti a riflettere, attraverso il ricordo di una tragedia smisurata, sul passato e sul futuro del genere umano.
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