di P. C. –
A Grimaldi la “Giornata della Memoria” è stata celebrata presso la sala Madre Teresa di Calcutta dall’amministrazione comunale e dai volontari del Servizio Civile in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Mangone-Grimaldi.
Ai saluti istituzionali del sindaco di Grimaldi, Carlo Ferraro, è seguito l’intervento dell’assessore alla Cultura, Gabriella Occhipinti, che ha ringraziato i docenti, la dirigente scolastica Mariella Chiappetta, i sindaci intervenuti, i carabinieri della stazione di Grimaldi, e i presidenti delle associazioni Grimoaldo I e Pro Loco. L’iniziativa si è svolta nella giornata di sabato 27 gennaio 2018.
«E’ compito di un amministratore – ha esordito Occhipinti – sensibilizzare le nuove generazioni attraverso costruttivi momenti di riflessione e di confronto sui valori fondanti di una moderna società civile. Il “Giorno della Memoria” deve essere, un atto di riconoscimento di quella tragica storia dove sono morti milioni di ebrei: come se tutti, quest’oggi, ci affacciassimo dei cancelli di Auschwitz, a riconoscervi il male che è stato. Serve a ricordare che ogni giorno esistono tante piccole discriminazioni verso chi ci sembra diverso da noi».
«Per quanto questo tema sia difficile da affrontare – ha proseguito l’assessore – è importante parlarne con voi ragazzi, basta guardarsi intorno per rendersi conto che i “pregiudizi” sono ancora molto radicati nella nostra società e portano nuove sofferenze oggi, ad altri popoli e ad altre persone: abbiamo il dovere di impegnarci perché i nostri comportamenti siano basati sull’accoglienza, sulla tolleranza, sul rispetto delle diversità. Ogni volta che ci rendiamo protagonisti o complici di una discriminazione lasciando vincere l’indifferenza non siamo migliori dei nostri predecessori».
Come previsto nel programma organizzato, agli alunni della scuola secondaria di primo grado di Malito e Belsito, della classe quinta e della scuola primaria di secondo grado di Grimaldi, è stata raccontata la figura di un ex deportato, attraverso le descrizioni del professor Eugenio Maria Gallo autore del libro “Lorenzo Diano – Dal lager di Sandbostel al dramma fecondo del ricordo”, e dai ricordi dei figli dell’uomo che esercitò poi la professione di medico. Il percorso si è poi snodato tra cartelloni realizzati dagli alunni, proiezioni di film, letture di brani letterari e intermezzi musicali, e poesie.