Giuseppe Talarico è nato a Soveria Mannelli, il 20 gennaio 1986, ma vive da sempre nella sua Cicala (CZ). Di professione fa l’Illustratore & grafico pubblicitario. Il suo motto, fantasioso quanto vagamente utopico, è “Costruire castelli in aria non è poi così sbagliato”. Di se stesso dice semplicemente:
<< Ho sempre amato disegnare e, principalmente, creare cose. La curiosità è stata da sempre il motore che mi ha portato a migliorare le mie competenze nell’ambito della grafica e dell’illustrazione. Per anni ho fatto diversi lavori, ma più il tempo passava e più mi rendevo conto che non ero sulla strada giusta. Da qualche anno ho ripreso a “creare cose” ed è l’unica cosa che mi rende veramente felice. >>
Dopo la sua scoperta da parte di un nostro redattore, a Giuseppe Talarico abbiamo voluto chiedere di raccontarci la sua storia ed è venuta fuori una narrazione, appassionata ed esemplare, da giovane calabrese del terzo millennio, per il quale la distanza tra il suo vivere in periferia e i centri in cui “avvengono le cose” può essere finalmente superata, non più con la valigia in mano, ma semplicemente utilizzando la rete internet.
Un racconto personale che si intreccia però con i temi universali del lavoro che cambia, della creatività come risorsa e delle relazioni immateriali (veicolate appunto da uno strumento potentissimo quale è l’internet), che possono trasformarsi – laddove ve ne siano le condizioni – in occasioni di collaborazione professionale ad alti livelli.
La storia comincia tristemente, come per tanti ragazzi della sua età, in un call center, ma finisce – felicemente – con una collaborazione al video di due degli artisti più in auge del momento: J-Ax e Fedez. In mezzo a questa parabola c’è però l’aver voluto e saputo mettere a frutto la sua passione per la grafica e l’illustrazione.
<< Faccio una sorta di linea temporale in modo da sintetizzare il mio “percorso”, quello che mi ha fatto arrivare a lavorare sul video di J-ax & Fedez – Piccole cose ft. Alessandra Amoroso.
Circa un anno e mezzo fa lavoravo in un call center, come molti miei coetanei e conterranei, con uno stipendio che dire basso è un eufemismo e orari indecenti.
Decisi che quello non era il mio posto e iniziai questa avventura nel campo della grafica e dell’illustrazione (sogno che avevo sin da bambino e cosa che facevo a livello amatoriale da molto tempo).
I primi tempi non è stato per niente facile e la voglia di partire per le grandi città del nord era tanta. Ma sono troppo attaccato alla mia terra e sapevo che per quanto al nord avrei avuto molte più possibilità, mi sarebbe sempre mancato qualcosa. Quindi fedele alla filosofia del “o briganti o migranti”, decisi che il mio sogno lo avrei inseguito dalla Calabria.
Qualche tempo dopo, per puro caso, postando alcuni miei disegni sui social network, attirai l’attenzione di qualche addetto ai lavori, sono stato contattato e ho avuto modo di conoscere e collaborare con Fabio Gaudio*1, illustratore con molti più anni di gavetta alle spalle rispetto a me, che mi propose di lavorare al video di Alborosie – Strolling feat. Protoje (artista reggae di livello internazionale). E lì ho veramente capito la vera forza di internet. Un video girato in Jamaica, a cui io lavoravo dalla mia stanza a Cicala insieme ad altri professionisti sparsi per l’Italia, il tutto praticamente senza mai incontrarsi.
Infine il video di J-ax & Fedez – Piccole cose ft. Alessandra Amoroso è stata semplicemente una conseguenza del primo video, difatti ho collaborato nuovamente più o meno con lo stesso team di professionisti (l’art director Fabio Gaudio e Mauro Russo*3 alla regia).
Nell’ultimo anno, nonostante sia entrato dalla porta di servizio e in punta di piedi in questo “circo” che è il mondo della comunicazione, ho conosciuto tante persone che mi hanno arricchito professionalmente e umanamente.
Ho avuto la fortuna di incontrare i ragazzi di Evermind* (giovane e innovativa co-agency, dove il network di professionisti, liquido per caratteristiche e distribuzione geografica, fa della condivisione e collaborazione i suoi valori fondanti), con cui ad oggi collaboro dalla sede di Reggio Calabria.
A breve sarà on-line il mio sito personale: www.giuseppetalarico.it (in fase di sviluppo), dove pubblicherò tutti i miei lavori e progetti futuri.
Credo sia tutto, ho provato a sintetizzare il più possibile, ma non credo di esserci riuscito.
Comunque penso che da questa storia si possano estrapolare vari spunti di riflessione. Il primo è sicuramente che il mondo del lavoro è completamente cambiato e forse in tanti ancora non se ne sono resi conto. Il secondo è che i social network se usati nel modo giusto sono una grandissima opportunità. E il terzo è che noi giovani calabresi abbiamo un’incredibile voglia di riscatto. >>
A Giuseppe Talarico auguriamo che la sua storia possa avere risvolti ancora più interessanti, e per lui gratificanti, di quanto non sia già avvenuto finora. E siamo sicuri che sarà proprio così, perché quello che gli è capitato non è un caso, ma il risultato naturale delle sue capacità professionali unite alla sua voglia di farcela.
di Raffaele Cardamone