
“Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore. Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo, dalla fantasia…”.
Inizia così il refrain del brano di Francesco De Gregori «La leva calcistica del ‘68» dedicato probabilmente al grande Bruno Conti da Nettuno, detto Brunino. E se “Nino” da Nettuno, che doveva…”entrare in area e tirare senza guardare…”, diventò campione del Mondo nel 1982 con Bearzot in Spagna, noi non possiamo che augurare una simile sorte anche al nostro Giuseppe (“Pino” nel nostro caso, semmai dovessimo suggerire a qualcuno di dedicargli una canzone) Golia, anni 18 appena compiuti, originario di Scigliano, ruolo portiere di calcio a 5 o più correttamente Futsal, che, a differenza di Nino, deve fare di tutto per non far passare quel pallone e non farsi quindi segnare.
Ovviamente non stiamo parlando di football, come nel brano del cantautore romano, ma di un calcio diverso dove il portiere è sempre protagonista e molto più partecipe al gioco, rispetto al calcio tradizionale. Fra l’altro, tra il football e quello che una volta, quasi in modo sprezzante veniva chiamato calcetto, non c’è più tutta questa differenza di rango. Il futsal ha acquisito una sua dimensione e una sua dignità a livello mondiale. A testimoniarlo, infatti, è proprio il protagonista del nostro articolo che, figlio di questo territorio del Reventino-Savuto, ha cominciato la sua ancora breve carriera, proprio nel calcio a 11 per poi tuffarsi – e nel suo caso il verbo calza a pennello visto il ruolo – in questa sua nuova vita sportiva che si gioca non più all’aperto sull’erbetta, ma al chiuso e sul parquet.

I PRIMI CALCI AD UN PALLONE
Giuseppe Golia è tesserato da un anno con la Pirossigeno Cosenza, squadra che milita nel campionato di serie A di calcio a 5 ed è titolare della compagine giovanile under 19, ma la sua storia calcistica parte da molto più lontano.
Aveva appena 3 anni e mezzo il nostro, quando, insieme a papà Massimo comincia ad appassionarsi a questo sport fin da subito più con il sogno in testa di impedire i gol più che segnarli, come quasi ogni bimbo fantastica di fare. E si dimostra subito tosto e, come ogni bravo portiere che si rispetti, anche un po’ spericolato e con quel pizzico di sana follia che non guasta.
Lavora duramente Giuseppe; la prende sul serio questa cosa. Indossa i guantoni e per lui esiste solo un pallone da seguire e da intercettare, a prescindere da chi glielo calcia addosso.
LA TRAFILA
Giuseppe entra da subito nella “G. Coscarello” di Castrolibero e vi rimane per 6 anni allenato da mister Francesco Spingola, un totem del calcio calabrese. L’ex portiere di Castrovillari e Vigor Lamezia lo fa crescere tanto. Dopo l’esperienza a Castrolibero ecco il passaggio per un anno alla Morrone e quindi al Rende.

LA SVOLTA
Quasi diciassettenne, Giuseppe, dopo l’esperienza maturata nei vari settori giovanili, decide di cambiare anche grazie allo zampino dello zio Gaspare Costanzo ex calciatore anche della Garibaldina di Soveria Manneli che gli sussurra di un provino alla Pirossigeno Cosenza del presidente Piro, che sta cercando un portiere per la squadra di calcio a 5. Giuseppe ci prova. Sono in 9 a fare il test. Qualche settimana dopo arriva una telefonata: Giuseppe è stato preso; ha superato il provino.
UN MONDO NUOVO
Chiaramente il futsal non è il calcio. I ritmi, l’intensità, il campo da gioco, i moduli, è tutto un altro mondo. Giuseppe però non si scoraggia, anzi. Abbraccia la sua nuova avventura con entusiasmo e determinazione e si mette al lavoro con la sua nuova squadra e, agli ordini di mister Giuseppe Alfarano, acquista la titolarità dell’under 19, alternandosi, ovviamente, come succede per il futsal, con il secondo portiere. Il giovane Golia gioca il campionato e la Coppa Italia mettendosi in mostra con prestazioni di ottimo livello.

LA CONVOCAZIONE E L’ESORDIO IN SERIE A
Parata dopo parata, Giuseppe acquista sicurezza e non passa inosservato. È la settima giornata del girone d’andata. Si gioca ad Eboli contro la Feldi ed ecco che si avvera un primo piccolo sogno. Giuseppe, viene convocato in prima squadra. Successivamente farà il suo esordio in serie A! Se pur per pochi secondi, nella partita interna contro il Napoli Una gioia immensa per il giovanissimo estremo cosentino. Da lì altre 6 volte Giuseppe sarà aggregato alla prima squadra, oltre a proseguire regolarmente i suoi impegni con le giovanili.
UN’ESPERIENZA INCREDIBILE
Parole al miele del giovane Giuseppe Golia per la sua società e tutto lo staff tecnico che gli ha regalato tante emozioni. “Devo ringraziare tutti. Alla Pirossigeno sto vivendo momenti unici. I mister sono bravissimi e ci aiutano tantissimo. Non nascondo – confessa ancora il ragazzo – che andare in ritiro con la squadra in trasferte lontane come Torino è stato davvero emozionante e bellissimo. Vivere il clima prepartita con la squadra è una sensazione davvero incredibile. Mister Alfarano è fantastico, ma anche Ibañes (allenatore brasiliano naturalizzato spagnolo, da poco al timone del quintetto rossoblu) ci dà tantissimi consigli con un’umiltà senza pari”. Racconta ancora Giuseppe “con i compagni ci si diverte tantissimo e poi quei 20 secondi… (riferendosi all’esordio contro il Napoli ndr) davvero indelebili”.

Insomma il ragazzo si farà anche se ha le spalle strette – scomodiamo ancora De Gregori – e quest’altr’anno giocherà, con la maglia numero…1, però. Auguri Giuseppe!
(Le foto sono state gentilmente concesse dalla Pirossigeno Cosenza Futsal)
Nella foto in evidenza una bellissima parata di Giuseppe durante un incontro