“Il lupo: conoscerlo per amarlo”. E’ il titolo del lavoro prodotto dagli alunni della scuola primaria del plesso di Cicala – Istituto Comprensivo di Tiriolo – con il quale si sono aggiudicati il 2° posto nel progetto nazionale di educazione ambientale “Incontri Selvatici”, promosso dal Comando Unità Tutela Ambientale, Forestale e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri.
Grande la soddisfazione della scuola tutta, genitori e amministrazione comunale intervenuti in occasione della consegna del premio presso il locale plesso: Alessandro Falvo, sindaco; Rita Paone, dirigente scolastico; Antonio Mancuso, educatore ambientale in rappresentanza del Ten. Col. Nicola Cucci del reparto carabinieri per la biodiversità di Catanzaro; Franco Riccelli, carabiniere biodiversità e il maresciallo dei carabinieri Vincenzo Maddaluno di Carlopoli.
Dopo i saluti del sindaco che si è complimentato con i ragazzi e sottolineato l’importanza del rispetto dell’ambiente, Mancuso ha accennato al progetto e all’importanza della partecipazione della scuola il cui impegno e abnegazione sono la base del successo. Il progetto, è dedicato al ruolo che la biodiversità e la fauna selvatica svolgono per la conservazione della vita sul pianeta Terra.
Il reparto carabinieri per la biodiversità – ha detto Mancuso – ha supportato gli alunni ed i docenti nel corso delle attività didattiche a scuola e sul territorio per scoprire, conoscere e tutelare la biodiversità e la fauna selvatica, diventando paladini dei boschi e custodi degli animali. Oltre 30 le scuole della provincia di Catanzaro, Crotone e Cosenza che hanno partecipato, e per la cronaca bisogna dire che gli alunni cicalesi, guidati dalle insegnanti Maria Caterina Arcuri, Sabrina Mazzei e Michelina Sirianni, non hanno conquistato il podio solo per punto (1° I.C. “G. Barone” di Baranello Campobasso).
La dirigente Paone che nel complimentarsi con gli alunni e docenti ha sottolineato l’importanza della collaborazione con gli enti e il territorio, soprattutto prestare attenzione all’educazione ambientale. Il percorso affrontato dagli alunni del Reventino è stata l’analisi di due fiabe classiche, “Cappuccetto rosso e il lupo” e “I sette capretti”, in cui la figura del lupo ha una connotazione cattiva e malvagia, e un’altra fiaba “Il lupo può cambiare” in cui la figura del lupo, invece, ha una connotazione alternativa per cui, alla fine, il lupo stesso diventa buono ed erbivoro; il tutto si è concretizzato con la costruzione di tre libretti.
Sono stati, inoltre, analizzati alcuni proverbi con protagonista il lupo ed è stata prodotta una scheda sull’importanza della tutela del lupo e la normativa di riferimento e realizzate alcune cartine geografiche attraverso le quali è stata rappresentata la diffusione del lupo nel territorio calabrese, italiano, europeo e mondiale.
Attraverso il fioretto di “San Francesco e il lupo di Gubbio” è stata affrontata la problematica dell’accoglienza dei migranti e le attività sono state raccolte in un mini lapbook. Infine gli elaborati degli studenti sono stati assemblati con diverse tecniche ed è stato anche riprodotto un albero con ai piedi un piccolo diorama.
A conclusione del progetto è stato realizzato un video con le immagini che ripercorrono i momenti di attività, evidenziano le esperienze vissute e documentano il coinvolgimento dei bambini.