L’anno nuovo vedrà il calabrese Berardi a caccia di rivincite, dopo una prima parte di stagione caratterizzata da molti problemi fisici e dalla mancata presenza dell’Italia ai Mondiali. Berardi ha voglia di tornare a segnare ed entusiasmare i suoi tifosi.
Infortuni e poche presenze
In questa strana stagione letteralmente spezzata in due dall’evento Mondiale in Qatar, il cosentino Berardi (nato a Cariati) non ha certo avuto finora un ruolo da protagonista. La sua stagione al Sassuolo è stata frenata da reiterati infortuni muscolari che ne hanno fortemente limitato presenze e rendimento, tanto che prima della lunga sosta invernale ha potuto accumulare solo sette apparizioni in campionato, con una rete e nessun passaggio vincente. Numeri ben lontani rispetto alla scorsa strepitosa stagione, chiusa con 15 gol e il riconoscimento di miglior uomo assist.
Alle numerose partite vissute ai box si è inoltre aggiunta la malinconia di dover guardare la Coppa del Mondo da casa, sentimento peraltro condiviso con tutti i compagni della Nazionale italiana. Un’assenza che avrà senz’altro aumentato ulteriormente il desiderio di tornare protagonista il più presto possibile. Il Sassuolo ha disputato sinora un campionato discreto, ma ha chiaramente bisogno della classe di Berardi per salire in classifica; allo stesso modo, Berardi ha necessità di star bene fisicamente e ritrovare la migliore condizione, per tornare ad assumere la titolarità sulla fascia destra d’attacco. La ripresa ufficiale della Serie A, prevista il 4 gennaio (qui i consigli per i pronostici sulle partite) sarà dunque l’occasione per provare a riprendersi lo scettro di leader tecnico della sua squadra.
Una carriera di mancati trasferimenti
La parabola di Berardi è quantomeno curiosa, e di difficile interpretazione. L’ormai ventottenne calabrese è puntualmente, in ogni sessione di mercato, accostato a grandi club, in vista di un possibile e imminente trasferimento. Accade da diverso tempo, salvo poi, ogni volta, notare come nulla si concretizzi, o per le alte richieste dei suoi dirigenti in termini economici, o per indecisione da parte di chi lo vorrebbe acquistare. Il risultato si quantifica in sette stagioni consecutive trascorse a Sassuolo.
Ci si chiede se Berardi alla fine abbia fatto bene a rimanere in un luogo che conosce bene e dove può essere sempre al centro del progetto, o se per lui sarebbe stato più proficuo tentare l’avventura in squadre di maggior blasone, con l’opportunità di mettersi alla prova costantemente anche in ambito internazionale nelle Coppe Europee. La permanenza a Sassuolo non ne ha limitato più di tanto la carriera, tanto che nel trionfo della Nazionale agli Europei 2021 ha comunque avuto un ruolo importante, ma permane l’impressione che forse per lui si sarebbero potute aprire strade ancora più significative. Ogni ipotesi è lecita; in ogni caso il volo verso l’alto non del tutto realizzato da Berardi non toglie niente alle sue capacità: i 102 gol segnati in Serie A (accompagnati da 73 assist) lo dimostrano, il valore di mercato è ancora alto e, a ben vedere, 28 anni può essere proprio l’età perfetta per giungere alla piena e definitiva maturazione.