“Lo Chef Enea Braglia in visita nelle aziende della Sila e nel comune di Carpanzano…”
Un percorso studiato nei minimi dettagli per un progetto duraturo e alle sue prime fasi. L’idea, nata dal giornalista calabrese Omar Falvo e dallo Chef Enea Braglia, coinvolge tre realtà territoriali: i territori dell’Appennino tosco-emiliano, quelli della valle del Savuto e della Sila.
(Enea Braglia e Francesco Granieri, visita nell’azienda di Salvatore Granieri per conoscere la patata della Sila)
Una sorta di ponte tra “due montagne”, quelle calabresi e quelle dell’Appennino tosco-emiliano, in provincia di Modena: scrigni che racchiudono bellezze naturalistiche, storiche, la gastronomia di altissimo livello e tradizioni. Un modo-questo- per valorizzare concretamente luoghi straordinari e letteralmente autentici. In queste ore lo Chef Enea Braglia ha fatto tappa, giunto dall’Appennino tosco-emiliano, in Calabria per intraprendere la prima fase operativa dell’iniziativa. Nella straordinaria cornice di Camigliatello Silano ha assaporato i piatti della tradizione calabrese presso la Locanda, di Luciano Morrone.
(Enea Braglia presso la Locanda di Camigliatello Silano con Luciano Morrone. Un cofanetto di sapori autentici per lo Chef dell’Appennino tosco-emiliano nei piatti di Luciano)
Un tour de force per scoprire un percorso tracciato dal giornalista Omar Falvo. Una degustazione di prodotti tipici presso l’Alta gastronomia Campanaro 1935, di Maurizio Campanaro, il sapore autentico dello yogurt di montagna, prodotto dall’azienda Scrivano terre d’Altopiano, la degustazione dei prodotti dell’azienda Scalzo di Marzi, “raccontati” da Claudio Scalzo, questi alcuni dei primi appuntamenti per Braglia. Una prima ricognizione è stata coordinata da Falvo e Braglia.
( A sinistra Maurizio Campanaro, a destra l’imprenditore Sandro Scrivano)
Inoltre, la patata della Sila, nelle sue mille sfaccettature, è stata la grande Guest Star del tour culturale e non solo. Nell’azienda di Salvatore Granieri, accolto da Francesco Granieri, lo Chef Braglia ha scoperto le fasi della lavorazione di questo prodotto tutto calabrese, prodotto che potrebbe presto finire nelle sue creazioni: piatti raffinati che racchiudono la tradizione proiettata verso un futuro 4.0
Dalla Sila a Carpanzano per ammirare il mantello di Carlo V
( Nella foto a destra Valerio Vigliaturo, sindaco di Carpanzano con Enea Braglia. A sinistra Claudio Scalzo)
Una ramificazione capillare del progetto ha acceso i riflettori anche sul comune di Carpanzano, nella valle del Savuto. Le caratteristiche del borgo, il fascino del mantello di Carlo V, le antiche tradizioni, hanno tracciato la visita dell’ospite Braglia nel piccolo villaggio: grazie alla sorprendente disponibilità del sindaco, Valerio Vigliaturo. La creazione di un piatto, con i prodotti calabresi e quelli dell’Appennino tosco-emiliano, completamente dedicato a Carpanzano, avvierà la seconda fase operativa del progetto. Nelle prossime settimane, inoltre, riflettori accesi anche per i territori dei comuni di Marzi, Scigliano, e Bianchi.
Nelle foto la degustazione presso la macelleria Fabiano di Carpanzano. A sinistra la fotografa Graziella Astorino.