Gli anziani chiamano, le scuole rispondono: un connubio vincente. La rassegna “A Natale puoi” continua a regalare emozioni a iosa sul litorale ionico, scaldando il cuore di grandi e piccini.
Dopo la scuola primaria, oggi, giovedì 19 dicembre 2019, è stata la volta di cento alunni della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo di Cropani, dirigente scolastico Rosetta Falbo, conoscere come funziona la struttura sanitaria “Mons. Stanizzi” di Cropani marina, da sempre gestita dal presidente Don Alfonso Velonà. Pochi posti come questo indicano dove sta la sofferenza e come la si lenisce con empatia e organizzazione. C’è stato spazio per tanti contenuti, tranne che per l’improvvisazione. I discenti cropanesi sono stati coinvolti, già da tempo, dal progetto di integrazione territoriale pensato dalla struttura socio sanitaria per ridurre le distanze tra nuove generazioni e anziani, tra giovani e fasce deboli della popolazione. Gli allievi sono stati accompagnati dai docenti Adelina Gentile, Santina Logozzo, Tiziana Spagnolo,Giovanni Foceri,Emanuela Alaino, Annamaria Fotino e Monica Conforti.
Gli alunni si sono confrontati con gli ospiti della struttura con domande e aneddoti: emozioni ineffabili per gli uni e gli altri per un incontro che lascia un segno indelebile. Ha partecipato all’iniziativa il neo assessore alle politiche sociali di Cropani Maria Borelli, la quale ha ringraziato tutti per questa nuova collaborazione che si è creata sul territorio di Cropani. C’è stato spazio per uno scambio di doni tra i ragazzi e i degenti. I docenti hanno ringraziato l’equipe della struttura, composta dal dr. Massimo Barbieri e dalle dottoresse Concetta Borza,Valentina Gualtieri, Ilenia Sinopoli,Mariarosaria Altilia e Giusy Alfieri, per aver promosso un incontro di integrazione extra scolastico che “crea una sensibilizzazione con tutto il territorio facendo emergere senso di comunita”. In chiusura della II giornata il presidente Don Alfonso ha esortato gli astanti a considerare il processo di integrazione comunitario “come uno sprone per contrastare diseguaglianze con le buone pratiche.”
Cropani antepone il pluralismo all’individualismo indicando nella solidarietà la chiave di volta per costruire speranze.
di Enzo Bubbo