Sono 42 i nuovi positivi al Coronavirus oggi in Calabria. Il totale ora si attesta a 733. Si registrano altri 4 decessi.
Graduale aumento dei contagi da Coronavirus anche oggi. I casi positivi riscontrati in Calabria sono attualmente 733, con un incremento di 42 casi rispetto alla giornata di ieri. Negli ultimi tre giorni si è registrato il seguente andamento: 669-691-733 casi totali.
Si contano altri 4 decessi
Purtroppo, aumentano di 4 unità i decessi. A oggi le vittime in Calabria per polmonite da Covid-19 sono 45.
Oggi si è spento nell’unità di terapia intensiva del Pugliese Ciaccio di Catanzaro un uomo di 70 anni originario di Lamezia Terme, mentre nella serata di ieri si è registrata un’altra vittima collegata alla casa di riposo di Chiaravalle Centrale. Un nuovo morto anche all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia: si tratta di un uomo di 67 anni originario di Serra San Bruno.
I 45 decessi registrati in regione sono distribuiti come segue:
Catanzaro 16; Cosenza 12; Reggio Calabria 11; Crotone 4; Vibo Valentia 2.
Distribuzione delle terapie intensive e guariti
I pazienti in terapia intensiva negli ospedali calabresi sono 17 così distribuiti:
Catanzaro 8 pazienti; Cosenza 3 pazienti; Reggio Calabria 4 pazienti; Vibo Valentia 2 pazienti.
In Calabria a oggi sono stati effettuati 9963 tamponi, oltre 900 (dai quali sono usciti, come detto, 42 nuovi positivi) nell’ultima giornata. Aumentano lievemente pure i guariti dal virus: il numero sale a 26.
Trasferiti gli anziani della casa di riposo di Chiaravalle
Nella tarda serata di ieri, intanto, è stato completato il trasferimento di tutti gli anziani della casa di riposo Domus Aurea di Chiaravalle Centrale al policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro. Sono ben 8 i decessi avvenuti nella Domus Aurea dove il virus ha dilagato e che hanno portato il governatore Jole Santelli ha chiudere l’intero comune di Chiaravalle Centrale.
Il nuovo DPCM
Da Palazzo Chigi mercoledì sera il Premier Giuseppe Conte ha prorogato le misure di contenimento del Coronavirus esistenti fino a lunedì 13 aprile. Un ulteriore impiego di forze – dice Conte – “per non vanificare gli sforzi effettuati sinora”. Vengono perciò rinnovate tutte le limitazioni agli spostamenti e la chiusura delle attività non essenziali come indicato dai precedenti DPCM. Azioni necessarie per potere entrare nella cosiddetta fase due di “convivenza con il virus”, come indicato dal Presidente del Consiglio durante l’intervento di ieri.
Antonio Pagliuso